Ascoli Piceno: una via piena d’arte, la Rua Lunga apre agli artisti e a chiunque voglia esporre le proprie opere. Tutte le informazioni.
Una galleria d’arte nel centro storico di Ascoli Piceno, è la Lunghiana, l’esposizione collettiva degli artisti sulla Rua Lunga, resa possibile grazie ai muri delle case messi a disposizione dagli abitanti, in modo gratuito e senza necessità di iscrizioni.
Sembrano le prove generali da Capitale della Cultura, non solo italiana ma anche europea. Un traguardo al quale Ascoli ambisce da tempo. L’iniziativa proposta ad Ascoli, infatti, è tipica della grande città di cultura, aperta agli artisti e alle sperimentazioni. Anche se non si tratta certo di una novità .
La Lunghiana, infatti, giunge quest’anno all’ottava edizione, sebbene non consecutiva, a causa delle interruzioni dovute alla pandemia. In ogni caso, si tratta di un modo creativo e originale di aprirsi a nuovi mondi e nuovi modi di fare cultura.
La Lunghiana nasce da un’idea dell’artista ascolano Enzo Morganti ed è ispirata a La Marguttiana, la mostra all’aria aperta ideata nel 1962 a Forte dei Marmi dal pittore Carlo Carrà . Con la mostra si voleva portare l’arte tra la gente e l’iniziativa di Ascoli ha lo stesso obiettivo.
Morganti, che abita in Rua Lunga, ha spiegato che l’idea della mostra, sua e degli altri residenti, ha origine nella volontà di “tenere alto lo spirito d’unione che dovrebbe esserci tra vicini di casa”. Subito, però, i promotori hanno “pensato di andare oltre i rapporti di buon vicinato, e accogliere sulle nostre case le forme d’arte più disparate, in maniera gratuita e senza iscrizioni, di chiunque voglia esprimersi”.
La Lunghiana quest’anno si svolgerà domenica 29 giugno, dall’alba al tramonto. La strada si animerà di artisti, visitatori e semplici curiosi. Ci sarà anche il tradizionale pranzo sociale di artisti e residenti, preparato da questi ultimi, nello spirito della condivisione e fratellanza.
Gli spazi disponibili sui muri delle abitazioni, dove esporre le opere d’arte, sono scelti liberamente dagli artisti secondo l’ordine di arrivo. Gli organizzatori hanno sottolineato che i chiodi usati, per appendere i quadri, sono gli stessi da anni. “tra corde in fibra naturale e tavolini di fortuna, di solito riusciamo a trovare uno spazio per tutti, dagli acquerelli alle fotografie, fino ai cappelli fatti a mano”, ha detto ancora Morganti, che ha anche ringraziato gli artisti che partecipano ogni anno, dando lustro alla rua.