Se i pensionati americani se ne vanno in Florida o ai Caraibi, quelli italiani hanno scelto un luogo più vicino ed economico, ma bellissimo.
La vecchiaia, prima o poi, raggiunge tutti, sta a noi scegliere come viverla. Una volta arrivati alla pensione, possiamo decidere di rimanere nelle nostre residenze, tornare nella città che ci ha dato i natali, spostarci in montagna per respirare aria pulita, o al mare, per ascoltare il rumore dell’acqua e il canto dei gabbiani.
Negli Stati Uniti d’America, molte persone, quando raggiungono la pensione, decidono di spostarsi in Florida, definito il paradiso dei pensionati. Altri, partono per i Caraibi, godendo del basso costo della vita e dei panorami naturali fantastici. L’età può essere solo un numero, che non deve limitarci, ma che dev’essere visto come il momento in cui dedicarsi pienamente a sé stessi. Vi siete chiesti qual è il luogo preferito dai pensionati italiani?
Chi riceve la pensione minima o una retribuzione davvero bassa, dal momento in cui non lavora più, non può permettersi di pagare affitti, vacanze, tasse e bollette, che superano altamente la propria disponibilità. Per far fronte a questa problematica, molti pensionati italiani decidono di trasferirsi all’estero, in un Paese dove il costo della vita non è molto alto, in cui non c’è bisogno di pagare le tasse e in cui potersi godere ogni singolo istante, ammirando il mare e rilassandosi.
Stiamo parlando dell’Albania, dove due pensionati italiani, originari della provincia di Bergamo, Alfio e Pinuccia, ci hanno condotto nella mentalità albanese, la quale non considera la pensione come reddito. Inoltre, la loro esperienza butta giù tutti i pregiudizi che si hanno verso questo Paese, che fino al 1990 ha vissuto sotto un regime comunista, stalinista e isolato.
Pinuccia e Alfio, nella loro scelta, hanno ritrovato una quasi dimenticata serenità, in una vita con tempi decisamente più lenti, probabilmente meno organizzati, ma molto più umani rispetto a ciò che sta diventando la nostra Italia, specialmente nelle regioni del Nord, come la Lombardia. In Albania, i due pensionati, non si sono sentiti ospiti di un Paese sempre più veloce, dove chi non segue la modernità rimane indietro.
In Albania esistono delle regole, vengono rispettate, ma lo Stato non viene visto come la suprema e unica entità, di cui si deve aver quasi timore, l’iniziativa sta alle persone. Pinuccia e Aldo riescono a sentirsi più a loro agio in un Paese che non è il loro, ma che viene considerato “retrogrado“. Dove tutto funziona e c’è tecnologia, non significa ci sia per forza anche umanità e rispetto, anzi, la gente è più fredda, più determinata a realizzare i propri obiettivi, ignorando le necessità altrui, mentre qui, esiste un mutuo soccorso.
Pinuccia ha ammesso di essersi trasferita con un’idea di Albania che si ha in Italia, in modo prevenuto, quasi giudicante, eppure, si è sentita accolta e ha conosciuto persone fantastiche, completamente diverse da ciò che si aspettava e da ciò che pensava in Italia. Continua dicendo che se ha bisogno di un favore, sa che può contare su quelle persone e viceversa, mentre in Italia, questa certezza non c’era.
Inoltre, in Albania il costo della vita è più basso rispetto all’Italia, e i pensionati hanno diverse agevolazioni, che permette loro di vivere una vita più agiata. Per non parlare della sanità, dove i prezzi sono assolutamente più accessibili a tutti, ma soprattutto la burocrazia è meno della metà rispetto a ciò che si trova in Italia. In giornata si riesce a fare ogni tipo di visita e controllo di cui si ha bisogno, pagando una cifra senza confronto, anche nelle cliniche private.