Nel Bel Paese i consumi di birra nel 2022 hanno registrato il +6% rispetto all’anno precedente, così come anche la produzione ha segnato un nuovo record. Ma qual’è la migliore?
Secondo numerosi storici, la birra è stata partorita nella “culla della civiltà”, in Mesopotamia, circa 5.000 anni fa. E da allora non è mai tramontata. È una bevanda che ha attraversato i millenni restando pressoché sempre se stessa, apprezzata da papi, re, regine, imperatori, schiavi, gente comune, geni, santi e profani.
Ed è giunta fino ai giorni nostri continuando a dissetarci, inebriarci, deliziarci, facendone l’uso opportuno. Oggi in Italia è uno dei settori più solidi che l’industria possa vantare ed i consumi nel 2022 sono aumentati del 6% rispetto all’anno precedente, mentre la produzione dell’intero Stivale ha registrato un +3,3%. Dunque è proprio il caso di alzare i calici, colmi di nettare biondo, o rosso, o bianco, o scuro, e brindare alla sua ed alla nostra salute.
Di recente, inoltre, Altroconsumo si è dedicata a lei per produrre una classifica speciale: ovvero quella della miglior birra considerando il rapporto qualità-prezzo. È possibile giudicarla in questo modo? Prescindendo dal palato, dalla soggettività e dalle passioni dei bevitori più fedeli, ergendo sul podio una sola birra su tutte, all’unanimità? Ebbene, proviamo a scoprirlo.
Sono state 30 le birre alcoliche chiare analizzate da Altroconsumo per stilare la classifica. I parametri presi in considerazione per decretare la miglior birra all’assaggio e la migliore in termini di acquisto del 2023 sono stati molteplici, tra i quali il grado alcolico, il colore, il livello di acidità e la quantità di malto contenuta. Tutti i marchi testati sono offerti dai supermercati di tutta Italia.
E veniamo dunque alle declamazioni: è la Corona Extra ad essersi aggiudicata il premio come miglior birra dell’anno all’assaggio mentre la Finkbrau Lager si è aggiudicata il premio di miglior acquisto per il rapporto tra qualità e prezzo. Quest’ultimo rispettivamente pari a 1,25 Euro dell’una ed a 0,79 Euro dell’altra.
La Finkbrau ha particolarmente soddisfatto il palato degli esperti giudicanti, anche se non sono mancate alcune considerazioni di rilievo non del tutto positive: ovvero riguardanti l’etichetta, che non riporta informazioni utili relative agli abbinamenti, la mancanza dell’indicazione della temperatura ideale per servirla ed anche come conservare il prodotto al meglio. Ciò, tuttavia, non è bastato a risparmiarle il podio: in fondo, si è trattato di un vero e proprio giudizio di pancia.