Gli alimenti industriali contengono più di una sostanza tossica e stanno diventando molto pericolosi per la salute.
Alimenti industriali pericolosi. Il problema, tra gli altri, è il bisfenolo A, un elemento che è presente – purtroppo – quasi ovunque. Molti studi di recente hanno lanciato l’allarme su quali effetti dannosi sulla salute stia causando l’esposizione al bisfenolo.
Questo elemento è stato classificato nel 2017 dalla UE come potenzialmente cancerogeno ma sono molti anni che gli esperti lo considerano altamente pericoloso. Si parla di studi risalenti già dagli anni ’90.
Durante le varie revisioni, avvenute periodicamente, erano state individuati dei limiti giornalieri, e ad un certo punto il bisfenolo è stato vietato nei biberon per bambini al di sotto dei 3 anni, Perché in realtà questo composto non si trova direttamente nei cibi, ma può migrare in essi dai contenitori.
Quali sono gli effetti nocivi della sostanza tossica bisfenolo e perché è allarme globale
Innanzitutto dobbiamo capire come mai il bisfenolo è oggetto di ampia preoccupazione da parte della comunità scientifica. Questa sostanza è utilizzata da decenni nella produzione di una miriade di oggetti che usiamo quotidianamente perché dona alle plastiche trasparenza, resistenza al calore e agli urti.
In pratica il bisfenolo è parte delle bottiglie dell’acqua, recipienti in plastica ad uso alimentare, borracce, lattine per bevande e che contengono cibo (come il tonno o le sardine per esempio) e fino a poco tempo fa nei biberon e nei giochi per neonati, che come sappiamo vengono anche portati alla bocca durante la dentizione.
In alcuni recenti studi si è dimostrato che il bisfenolo può passare dal contenitore al cibo che è conservato al suo interno. E non è tutto. Sembra che un’esposizione prolungata causi notevoli problemi di salute. Alcuni scienziati hanno “osservato nella milza un aumento della percentuale dei linfociti del tipo T helper”, come dichiarato da un esperto EFSA, che “potrebbe portare allo sviluppo d’infiammazione allergica polmonare e malattie autoimmuni”.
Non è difficile immaginare, insomma, che il bisfenolo passi dalle lattine al cibo, e che venga assorbito dal corpo umano durante l’uso di bottigliette, giocattoli, oggetti, lattine e via discorrendo. Gli studi continuano e i ricercatori stanno tentando di capire quali potrebbero essere i reali danni causati dalla sostanza.
L’unico modo per auto tutelarsi è quello di essere consapevoli che ormai, purtroppo, il bisfenolo e le microplastiche stanno “invadendo” qualsiasi cosa. Per limitare l’esposizione alle sostanze tossiche, almeno fino a che non verrà trovata una soluzione, gli esperti consigliano di limitare il più possibile l’acquisto di cibi inscatolati.