Le zanzare hanno un gusto infallibile, attratto fatalmente da individui che nemmeno si rendono conto di cosa li rende così desiderabili per questi insetti.
Heimi è una cooperativa sociale di Milano formata da cinque persone – due medici, un’assistente sociale, una biologa nutrizionista e una fisioterapista. Affermano di avere una missione: contribuire a migliorare la salute e la qualità di vita delle persone, per mezzo di video veloci postati sui social. Nulla di troppo didascalico; non fanno lezione, non si atteggiano a professionisti anche se lo sono. Semplicemente, fanno vedere in modo espressivo e rapido come comportarsi.
Suggerimenti pratici, indicazioni chiare, informazioni essenziali. Scioltezza linguistica, immedesimazione e montaggio privo di tempi morti. È la loro formula vincente, che ha ispirato quasi 400 video di pochi secondi su YouTube. Dopo meno di tre anni, li seguono in 380mila sul loro canale. Uno degli ultimi avvisi si rivolge a una delle categorie sociali più trascurate: le vittime preferite dalle zanzare, irresistibili, succulente e ignare del proprio destino.
Il pungiglione non colpisce a caso. Le culicidae che vanno a segno sulla pelle umana hanno una motivazione istintiva molto forte. Sono femmine dotate di un apparato che consente di pungere specie animali interessanti come l’uomo per prelevarne fluidi vitali. Sangue ricco di proteine indispensabili a far maturare le loro uova, numerose, per una popolazione in grado di moltiplicarsi ad una velocità straordinaria. E in cambio del rosso liquido che succhiano, depositano sotto la pelle delle vittime micro-organismi capaci di trasmettere malattie.
Famosa la zanzara tigre, striata di bianco e nero, che porta febbre gialla e Dengue, ma le specie della famiglia delle culicidae sono migliaia. Pericolose, dunque, fastidiose per il ronzio e particolarmente temute per il doloroso prurito che riescono a procurare in pochi secondi, avvicinandosi senza farsi troppo notare. Prediligono le donne incinte, perché emanano più calore. Nel mirino, inoltre, ci sono le persone che indossano abiti scuri, soprattutto se neri.
Ancora più desiderabile è colui che suda, in quanto l’acqua e il caldo affascinano gli avidi insetti. Altro segnale tipico della preda designata è l’anidride carbonica, prodotta di più da chi è in sovrappeso o respira velocemente, a causa dell’ansia o dello stress. Peggio se si beve birra o comunque un alcolico, perché l’odore della pelle cambia e la temperatura personale cresce. E il caldo, si sa, vale quanto un invito a nozze per le culecidae e il loro apparato pungente-succhiante.
Ci si può sottrarre ad un simile destino? Con le zanzariere è possibile, naturalmente, ma non solo. Vale la pena evitare i ristagni d’acqua, dove i ronzanti insetti depositano le loro uova. E, una volta compreso che per il nemico l’odore della pelle sudata è un profumo inebriante, non resta che azzerarlo. Un utile rimedio sono le erbe aromatiche, da coltivare opportunamente sul balcone o in giardino, perché confondono il fiuto della zanzara assetata di sangue.
La citronella funziona, col suo profumo che risulta mefitico agli insetti. Le candele a base di essa, piazzate anche fuori dalle finestre, si rivelano un vero baluardo per la salvezza della pelle umana. Così come gli oli di menta o di lavanda, oppure i cerotti alla citronella o i braccialetti – per noi profumati ma fetidi, anzi insopportabili, per le zanzare.