Impianti e piste da sci chiuse per mancanza della materia prima e del freddo, ma tanti operatori non si rassegnano e si inventano cose diverse
Un settore che, se va avanti di questo passo, rischia davvero di scomparire. Almeno nel centro Italia. Già perché sciare senza neve è praticamente impossibile e tanti che hanno investito anni di lavoro e fatica su una specialità di questo genere, rischiano davvero di vedere vanificati anni di lavoro e sacrifici. Ma è una cosa che, purtroppo, non si può controllare perché se non nevica e soprattutto non fa freddo è difficile aprire gli impianti e dare la possibilità alle persone di poter sciare e divertirsi come si faceva ogni anno e fino a qualche tempo fa. Ma c’è chi non demorde e non si arrende, inventandosi qualcosa di diverso.
L’attesa c’è sempre, ma spesso e volentieri in questi ultimi anni è stata davvero dura andare avanti come si faceva un tempo. Ora non resta che un mese, quello di marzo più qualche giorno residuo di febbraio. Ma senza neve sulle piste gli impianti sono purtroppo fermi e l’ultima speranza degli operatori è legata alla festività di Pasqua, sperando che faccia un po’ di freddo e che arrivi la neve in qualche modo o quanto meno che dia la possibilità di creare un po’ di base per poter sparare un po’ di neve artificiale.
Tanti sono gli operatori che si stanno lamentando e che sperano sempre. Ascolicityrumors ha parlato con alcuni di loro, qualcuno non ce la fa più altri provano ad adattarsi. “La stagione invernale fino adesso è stata più che negativa, come potrebbe essere il contrario, visto che non arriva la neve e quella poca che ha fatto, è durata davvero poco“, osserva Alberto che opera e lavora a Bolognola. E’ vero che non è facile perché i costi per mantenere gli impianti sono davvero alti, per non parlare della possibilità di sparare la neve artificiale, anche se c’è sempre “bisogno di quella vera, almeno un po’”.
La stagione non sta andando come si sperava e più si va avanti, più la situazione non migliora. Ma ci sono alcuni che si stanno inventando qualcosa che dia la possibilità di lavorare, anche se Francesco Cangiotti di Bolognola Ski avvisa che l’inverno è “l’indotto più importante”. Ma si può vivere la montagna senza neve e inventarsi delle situazioni alternative per dare alla gente che viene la possibilità di vivere la montagna ugualmente anche senza la neve e pure d’inverno.