Ritrovarsi con il naso che cola intorno a Natale non è sempre raffreddore: esiste (davvero) la Sindrome da Albero di Natale.
Come sanno benissimo tutti gli allergici, ritrovarsi con il naso chiuso e gocciolante, gli occhi gonfi e il mal di testa non significa necessariamente che abbiamo preso il raffreddore. Al contrario, sono tutti sintomi di un attacco allergico che potrebbe durare anche molto a lungo.
Tutti questi sintomi possono scatenarsi in concomitanza con l’inizio di Dicembre e in particolare nel momento in cui vengono tirate fuori le decorazioni natalizie e viene sistemato in casa l’albero di Natale, tanto che è stata definita come una vera e propria sindrome che colpisce ogni anno milioni di persone.
Da cosa dipende la Sindrome dell’Albero di Natale?
Una volta gli alberi di Natale veri erano molto più diffusi e utilizzati di quanto siano ora ma qualcuno è ancora affezionato all’idea di avere un albero vero e non un pezzo di plastica a cui appendere le palline. Chi sceglie di comprare ogni anno un vero abete, però, dev’essere consapevole che sul tronco di un vero abete, coltivato all’aperto nella maggior parte dei casi, si possono sviluppare e accumulare muffe di vario tipo che, spargendo nell’aria le proprie spore, possono scatenare violente reazioni allergiche.
Oltre a questo, i veri alberi di Natale possono trattenere pollini di vario tipo tra i propri aghi e, ovviamente, anche questo può scatenare forti reazioni allergiche, soprattutto in un ambiente piccolo e chiuso come quello di una camera.
Non bisogna dimenticare, poi, che in inverno siamo costretti a tenere i riscaldamenti accesi anche per molte ore al giorno. Il calore favorisce lo sviluppo delle muffe e, come se non bastasse, le correnti ascensionali di aria calda dai termosifoni diffondono nell’aria pollini e spore molto più di quanto si diffonderebbero se gli alberi si trovassero all’aperto.
Purtroppo, anche le decorazioni di Natale sono dei veri e propri killer per chi soffre di allergia alla polvere, perché hanno accumulato quest’ultima per un anno intero e, nel momento in cui vengono rimesse all’aria è possibile che sprigionino delle vere e proprie nuvole, incentivando quindi la diffusione di acari. È infatti la presenza di quest’ultimi a causare reazioni allergiche, e non la semplice polvere. Anche in questo caso, purtroppo, i sistemi di riscaldamento non fanno che favorire la circolazione di polvere nell’aria e quindi, portano gli acari a diretto contatto con il naso degli allergici. Buon Natale!