Attenzione a non sbagliare, è necessario un cambio di residenza per il ricovero in una casa di riposo? Converrebbe farlo.
Alcuni momenti e aspetti della nostra vita, fortunatamente vengono presi poco in considerazione, eppure fanno parte della nostra realtà. Le case di riposo sono necessarie per dare sostegno e cura a persone che non possono più farlo autonomamente. Sono delle strutture necessarie per la nostra società, ma anche molto costose e con molta burocrazia di cui è giusto informarsi per fare la scelta migliore.
La persona anziana ricoverata in ospizio o in una casa di cura deve necessariamente trasferire la propria residenza? Quali sono le conseguenze fiscali? Queste sono domande comuni che solitamente sorgono spontanee, domande a cui tutti prima o poi vorremmo una risposta in modo tale da non fare alcuno sbaglio e aiutare la persona che amiamo nel miglior modo possibile. Come sempre si tratta perlopiù di soldi, infatti il trasferimento può comportare importanti cambiamenti nel quadro fiscale del soggetto coinvolto, specialmente riguardo alle agevolazioni sulla tassazione immobiliare e ai tributi.
Sostanzialmente informarsi serve per fare le scelte migliori per la nostra famiglia, e il lato economico ha sempre la sua rilevante importanza. Le case di risposo sono davvero molto costose, a volte con cifre che superano di gran lunga lo stipendio medio mensile del nostro paese. Giusto quindi prendere informazioni e capire al meglio come funziona il sistema fiscale e le tassazioni in queste particolari situazioni.
Cambio residenza in una casa di riposo
La legge non obbliga il cambio di residenza in caso di ricovero in una casa di riposo: per definizione, infatti, la residenza è il luogo in cui si dimora abitualmente. Pertanto, se si tratta di una degenza temporanea, non sussiste alcun obbligo di trasferire la propria residenza presso il luogo di cura. Questo è prevedibile e chiaro, ma il trasferimento potrebbe convenire a livello fiscale?
Le cose cambiano se, invece, si tratta di un vero e proprio trasferimento a tempo indeterminato: in un’ipotesi del genere, la legge farebbe obbligo di spostare anche la residenza. Per comodità quindi potrebbe servire cambiare residenza per usufruire dei servizi, come ad esempio quelli del medico di base. Per quanto riguarda la reperibilità, è possibile variare soltanto il domicilio, in modo da ricevere le comunicazioni presso la casa di riposo.
Attenzione però, alcune case di riposo se la legge non impone il cambio di residenza, possono richiederlo per accedere ai finanziamenti pubblici. In ipotesi del genere, la fissazione della residenza presso l’istituto diventa una condizione per accedere allo stesso. Casi rari ma di cui bisogna sempre tener conto.
