Cosa succede nella mente di un bambino quando lo si rimprovera a voce alta: è bene che tu sappia a cosa vai incontro
Diventare genitori è un cambiamento importante, enorme, che sconvolge la nostra vita. Crescere un figlio richiede impegno e sacrificio a tutto tondo e bisogna avere piena consapevolezza di ciò a cui si va incontro nel momento in cui si decide di mettere al mondo una vita. Soprattutto, è bene imparare in che modo educare il proprio bambino perché è proprio attraverso l’educazione che gli viene impartita nei primi anni di vita che viene fuori la sua personalità.
Certo, sappiamo che a forgiare il carattere del proprio bambino non è solo l’educazione familiare in quanto più cresce, più i contesti in cui viene a formarsi diventano molteplici e nel momento in cui si confronta con il gruppo dei pari, nella fase adolescenziale, in lui scatta un cambiamento enorme.
Tuttavia, l’educazione di fondo, quella familiare, persisterà ed avrà una sua influenza e se avremo cresciuto un bambino a suon di rimproveri a voce alta, fatti di parole denigratorie, dovremo anche sapere a quali conseguenze andremo incontro noi come genitori ed a quali conseguenze andrà incontro quel bambino nella sua crescita e scoperta del mondo.
Cosa succede nella mente di un bambino quando lo si sgrida: quello che devi sapere
Diverse ricerche sono state condotte in questi anni sull’educazione del bambino e su quelli che sono gli effetti che si producono nella sua mente quando lo si sgrida a voce alta e si utilizzano nei suoi confronti frasi che tendono a demoralizzarlo.
In particolare, è una ricerca pubblicata sulla rivista Child Abuse & Neglect, a mettere in evidenza gli effetti negativi derivati dalla violenza verbale adoperata sul bambino.
“Sminuire, urlare e utilizzare un linguaggio minaccioso, sono azioni che possono avere un impatto duraturo per tutta la vita del bambino, creando ripercussioni emotive e psicologiche, tra cui un aumento del rischio di rabbia, depressione, abuso di sostanze, autolesionismo e obesità” – è quanto si legge sulla rivista che riporta lo studio condotto dai ricercatori.
Ci consta dirlo, ma secondo quelli che sono i dati riportati dall’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità, l’abuso emotivo è la forma di maltrattamento minorile più diffusa. “È fondamentale comprendere la reale portata e l’impatto degli abusi reali infantili“: ha detto Jessica Bondi, la fondatrice dell’organizzazione benefica Words Matter, la quale auspica ad un miglioramento dei processi educativi ed interazionali da parte degli adulti che si prendono cura dei bambini (genitori, ma non solo) al fine di porre fine agli abusi verbali infantili che ahimè deteriorano l’emotività del bambino danneggiandone il suo futuro.
