Il sonno è fondamentale per il nostro benessere psicofisico. Ma quante ore dovremmo dormire ogni notte? La riposta non è scontata
Sottovalutato. Non c’è altro aggettivo per ciò che concerne il sonno. Spesso ci concentriamo (giustamente) sull’importanza dell’alimentazione e dell’esercizio fisico per ciò che concerne il nostro benessere totale. Ma pensiamo molto meno (colpevolmente) ai benefici di un sonno rigenerante e appagante. Ma quante ore a notte dovremmo dormire? La risposta inattesa.
Numerosi studi hanno evidenziato la connessione tra una quantità sufficiente di sonno e la salute fisica. Durante il sonno, il corpo svolge importanti funzioni di riparazione e ricarica. Le cellule si rigenerano, i muscoli si riparano e il sistema immunitario viene rafforzato. La mancanza cronica di sonno è stata associata ad un aumento del rischio di patologie cardiovascolari, diabete e obesità. Eppure, forse sulle ore necessarie per star bene, in questi anni si è creato un equivoco.
Il sonno gioca un ruolo essenziale anche nel mantenimento della salute mentale. Durante le fasi di sonno profondo, il cervello elabora le informazioni raccolte durante il giorno e consolida le memorie. La mancanza di sonno può portare a problemi cognitivi, difficoltà di concentrazione ed aumento dello stress. Inoltre, è stato dimostrato che l’insonnia è correlata a disturbi dell’umore, come ansia e depressione.
Oltre agli effetti sulla salute individuale, il sonno ha un impatto significativo sulla società e sull’economia. La sonnolenza cronica è associata a un aumento degli incidenti stradali e sul lavoro. La produttività diminuisce, e i costi legati a cure mediche e assenze lavorative crescono. Investire nella promozione di abitudini di sonno salutari potrebbe avere benefici diffusi sulla società nel suo complesso.
Per godere di una buona qualità del sonno, è consigliabile seguire alcune pratiche salutari. Mantenere una routine regolare per il sonno, creare un ambiente confortevole e buio nella camera da letto, evitare stimolanti prima di coricarsi e limitare l’uso di dispositivi elettronici sono solo alcune delle strategie consigliate dagli esperti.
L’85% delle persone non dorme in modo sufficiente durante la notte, ma dovremmo definire la parola “sufficiente”. Spesso si è parlato delle canoniche e fatidiche otto ore. Ma è davvero così? Come spesso accade (in ogni ambito) conta più la qualità della quantità. Come non è efficace il cibo spazzatura, non lo è nemmeno il sonno spazzatura.
Una buona notte di sonno inizia con 90 minuti di sonno profondo, ossia la fase del sonno più ristoratrice e rigenerante. Lo dicono analizzando il senso di stordimento che proviamo quando ci svegliamo nel mezzo di un ciclo di sonno di 90 minuti. Per evitare ciò, consigliano di dormire per multipli di 90 minuti, ovvero 7,5 o 9 (non 7 o 8!) ore di sonno per notte.