Il reflusso gastrico è una condizione patologica e spesso sottovalutiamo i sintomi iniziali di questa malattia.
A tutti capita, anche piuttosto di frequente, di provare del bruciore di stomaco, un po’ di nausea o di avere poco appetito. Lì per lì possiamo pensare che si tratti di un disturbo passeggero, dovuto a stanchezza o a qualcosa che abbiamo mangiato e ci ha dato fastidio.
In realtà è sempre bene non sottovalutare alcun sintomo che arriva dall’apparato digerente, perché il reflusso gastrico è una malattia che sta diventando sempre più frequente e dobbiamo saperla riconoscere.
Tecnicamente, il reflusso avviene quando gli acidi dello stomaco tornano su fino all’esofago, quel muscolo a forma di “tubo” che collega la faringe con lo stomaco. Significa che siamo di fronte a un malfunzionamento dei muscoli che regolano il meccanismo che impedisce appunto il reflusso.
Prima che la malattia diventi grave e con i sintomi che conosciamo possiamo avere dei segnali, che spesso sono sottovalutati.
Tutti sanno, ad esempio, che il reflusso dà un forte bruciore di stomaco a cui segue il vero e proprio rigurgito acido. I dolori, in questo caso, possono espandersi anche al torace e persino dietro lo sterno. Il forte bruciore che si avverte peggiora se si mangia o se ci stendiamo a letto.
Esistono però anche altri sintomi comuni, che spesso sono ignorati dalle persone. Tra questi rientrano la nausea l’inappetenza, ma anche la difficoltà a deglutire il cibo, oppure una strana sensazione di amaro in bocca durante i pasti, o ancora manifestazioni di tosse, mal di gola, dolore al torace con senso di oppressione. Talvolta alcuni di questi sintomi compaiono di notte costringendoci al risveglio.
Il problema risiede nel fatto che i suddetti sintomi spesso sono anche la spia di altri disturbi, o di eventi gravi come l’infarto. Il dolore simile al bruciore di stomaco può essere il sintomo anche di una malattia cardiocircolatoria in atto. Da alcuni dati è emerso che tra i milioni di pazienti che si rivolgono al Pronto Soccorso per sospetto reflusso almeno la metà soffre in realtà di problemi al cuore, che purtroppo non vengono riconosciuti.