Scottatura solare, ci sono dei casi in cui è evidente una certa gravità ed è opportuno eseguire una visita di controllo dal medico.
Quando arriva l’estate, non si vede l’ora di andare al mare, per prendere un po’ di sole e per staccare un po’. Durante l’anno si attendono questi momenti, per allontanarsi soprattutto dallo stress dovuto ai vari impegni quotidiani, in particolare studio e lavoro.
L’aria di mare fa bene, rigenera, così come il sole, che stimola la produzione di vitamina D e i tuffi in acqua rendono molto felici. L’acqua marina, inoltre, offre effetti benefici che interessano le ossa, la circolazione, il metabolismo, la respirazione e molto altro ancora.
Per contribuire a un corretto funzionamento della tiroide, c’è lo iodio, elemento che il mare garantisce. Anche i cibi marini aiutano la tiroide a star meglio, come ad esempio pesce, molluschi, crostacei, alghe, ecc. L’acqua del mare ha anche delle proprietà antibatteriche e antimicotiche, e sole e mare insieme hanno proprietà disinfettanti e possono portare alla regressione di lesioni causate da eczemi, dermatiti atopiche e molto altro ancora.
Il mare è meraviglioso e andarci è certamente un prezioso dono della natura. Tuttavia, anche qui, è necessario prendere delle precauzioni, soprattutto per tutelarsi dai raggi solari. Se non si mette un’adeguata protezione, infatti, si può incorrere in delle scottature più o meno gravi, a seconda del tipo di ustione.
Se ci si scotta sotto i raggi UV del sole, si possono notare pelle arrossata, calda, vesciche, rigonfiamenti, pelle che comincia a spellarsi. Ma si possono anche avere altri effetti come mal di testa, stanchezza, nausea, e talvolta febbre.
Se le scottature solari sono più gravi, si possono avvertire i cosiddetti colpi di calore, caratterizzati da confusione, vertigini, febbre, mal di testa, crampi, nausea, brividi e molto altro ancora. Di solito una scottatura può durare qualche giorno, mentre le ustioni di secondo grado possono far male per diverso tempo e a quel punto è necessario l’intervento di un medico.
Di solito, le scottature di terzo grado, più rare, possono provocare dei danni molto seri alla pelle e delle terapie che richiedono molto tempo, ma chiaramente tutto dipende da caso a caso, ed è lo specialista a dover valutare la giusta soluzione per il paziente.