Quando si avverte un tremore all’occhio occorre capirne la causa per evitare conseguenze gravi. Scopriamo quando è consigliabile richiedere un consulto medico.
Un disturbo fastidioso è avvertire una palpebra che trema. Un sintomo frequente, che prima o poi tutti abbiamo provato causato da spasmi lievi e poco frequenti. Quando diventa preoccupante?
La vibrazione sporadica della palpebra non deve destare preoccupazione. Solitamente la causa è da ricercarsi in una contrazione involontaria di uno dei muscoli dell’occhio che provoca il tremore. Il disturbo sparisce in fretta, così come è arrivato, e coinvolge uno solo degli occhi, nella rima palpebrale superiore e inferiore. La mioclonia dura pochi secondi ma in alcuni casi può durare anche diverse ore.
Stress, affaticamento, carenza di sonno sono i motivi alla base di questa stimolazione eccessiva che determina la vibrazione della palpebra. Nessun motivo allarmante, dunque, a meno che la frequenza del disturbo non sia troppo frequente. In questo caso sarebbe bene consultare il medico.
Tremori all’occhio, se frequenti meglio farsi controllare
Una contrazione muscolare involontaria, uno spasmo mioclonico, una palpebra che trema con caratteristiche variabili per modalità di comparsa, distribuzione e frequenza. Un disturbo fastidioso ma tendenzialmente innocuo, segnale di un eccessivo affaticamento o di un carico di ansia da alleggerire.
Può essere legato anche ad un consumo eccessivo di caffeina, alcol, nicotina oppure alla sindrome dell’occhio secco causata da terapie o dall’invecchiamento. La contrazione coinvolge un occhio ma se entrambi sono coinvolti allora potrebbe trattarsi di un difetto della vista non corretto. Meglio sottoporsi ad una visita oculistica per capire di quale disturbo visivo si soffre.
Tra le cause – più rare ma possibili – la congiuntivite, la blefarite, il glaucoma della cornea, patologie cerebrali o dei nervi nonché disturbi metabolici. In casi molto rari il tremore all’occhio si associa all’epilessia, alla paralisi di Bell, alla sclerosi multipla, al morbo di Parkinson, ad un danno cerebrale o ad encefalopatie virali.
La contrazione può associarsi alla lacrimazione, alla vista offuscata, alla fotofobia, al senso di tensione o dolore bulbare nonché a manifestazioni generali quali tachicardia, sudorazione, debolezza muscolare o insonnia. Quando occorre consultare il medico? Nel momento in cui il tremore all’occhio dura più di due ore oppure capita troppo frequentemente. Nessun dubbio di ricorrere al medico se dura settimane, se accade tutti i giorni, se la palpebra è cadente e l’occhio arrossato, dolorante o con secrezione insolita, oppure se la visione è sdoppiata, la pupilla cambia aspetto, si associano spasmi facciali o la palpebra si chiude ad ogni contrazione.