Un errore che può costare caro nella ricerca del lavoro: il curriculum vitae è importantissimo per le aziende.
Il curriculum vitae deve divenire specchio dell’essenza e della professionalità del candidato. Il datore di lavoro deve percepire fiducia e preparazione tramite la lettura di poche pagine e dunque la formulazione di quanto riportato su di esso diventa inevitabilmente fondamentale.
Esistono una serie di errori che in molti commettono. In particolare, una dimenticanza può comportare l’impossibilità dell’azienda a contattarvi. Sei elementi ai quali riservare una certa attenzione e una dicitura che molti mancano di riportare sul CV.
Curriculum vitae: errori da non commettere
Gli elementi ai quali bisogna necessariamente prestare attenzione sono i seguenti:
- Foto identificativa: la prima impressione è data proprio dalla foto identificativa. Uno degli errori più comuni risiede nel sottovalutare la selezione dell’immagine da riportare sul curriculum vitae. Deve essere prima di tutto professionale e dunque presentare uno sfondo neutro, una posa elegante ed ovviamente un abbigliamento consono all’occupazione che si desidera perseguire.
- Ordine: importantissimo è l’ordine cronologico e schematico del curriculum vitae. Le aziende tendono ad osservarlo velocemente, soprattutto laddove registrino un flusso consistente di candidati. È importante non confondere il papabile datore di lavoro, esponendo malamente i vari impieghi svolti e le specifiche delle skills professionali e personali.
- Lunghezza: sfatiamo un mito. Un CV particolarmente lungo NON è sinonimo di qualità professionali eccelse, al contrario potrebbe indispettire il recruiter. È importante indicare esclusivamente le occupazioni associabili al ruolo che si intende ottenere. Esempio: laddove vogliate entrare a far parte di un gruppo marketing aziendale, sarà inutile specificare di aver ricoperto il ruolo di animatore turistico o di babysitter.
- Recapiti: ricontrollare i recapiti indicati sul CV è obbligatorio. Capita troppo spesso che le aziende non riescano a contattare il candidato poiché il numero di telefono o l’indirizzo e-mail sono scorretti.
- Formato del documento: il formato deve essere possibilmente in Pdf. Esistono diversi software online che convertono i documenti gratis.
- Errori generali: gli errori grammaticali non sono ammissibili, così come eventuali ripetizioni ed espressioni troppo articolate. La lettura deve risultare semplice e scorrevole.
Infine, l’errore che tutti commettono – e che costa caro a chi cerca lavoro – risiede nella mancata indicazione dell’autorizzazione al trattamento dei dati personali. In mancanza di tale dicitura l’azienda non potrà contattarvi. È importante dunque trascrivere sull’ultima pagina del CV: Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n.196 e del GDPR (Regolamento UE 2016/679).