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Un semplice esame del sangue potrebbe prevedere il rischio di ictus e d’infarto nelle donne

Con esame del sangue si può prevedere il rischio di ictus e d’infarto nelle donne: la ricerca che cambia tutto.

Le analisi del sangue sono uno strumento fondamentale e utile per comprendere lo stato di salute di una persona. È importante eseguire questo controllo di routine per poter verificare il proprio stato di salute o diagnosticare per tempo patologie quando sono ancora allo stadio iniziale.

L’importanza delle analisi del sangue per valutare lo stato di salute – ascolicityrumors.it

L’importanza delle analisi del sangue è dunque indiscussa, essendo uno degli esami più semplice a cui ci si può sottoporre. A quanto pare, grazie a questo semplice esame si potrà prevedere il rischio di ictus e d’infarto nelle donne. 

La ricerca che ha portato a questa scoperta è davvero una svolta considerando l’incidenza che queste malattie hanno sulla mortalità.

Le analisi del sangue servono per prevedere il rischio di ictus e d’infarto nelle donne

Un team di ricerca internazionale ha determinato che attraverso le analisi del sangue è possibile prevedere il rischio di malattie cardiovascolari gravi e mortali nelle donne (come l’infarto del miocardio e l’ictus) anche con decenni di anticipo. 

Le analisi del sangue aiutano a prevenire rischio di infarto e ictus – ascolicityrumors.it

I ricercatori statunitensi del Brigham and Women’s Hospital hanno collaborato a stretto contatto con la Scuola di Salute Pubblica “T.H. Chan” dell’Università di Harvard, del Dipartimento di Medicina di Laboratorio del Boston Children’s Hospital e della Facoltà di Medicina dell’Università di Porto (Portogallo).

Questi, coordinati dal professor Paul M. Ridker, primario presso il Center for Cardiovascular Disease Prevention dell’ospedale di Boston, sono giunti alle loro conclusioni dopo essersi concentrati su tre fattori modificabili associati al rischio cardiovascolare.

La proteina C-reattiva ad alta sensibilità (hsCRP) legata all’infiammazione; le lipoproteine a bassa densità (LDL-C), il cosiddetto “colesterolo cattivo; e le lipoproteine(a) o Lp(a), un lipide in parte costituito da LDL (ne è una sua variante) i cui livelli sono influenzati anche dall’ereditarietà. 

Le concentrazioni di questi due grassi e del biomarcatore infiammatorio sono rilevabili tramite un test del sangue. Sono stati analizzati i dati di circa 3.000 donne, tutte operatrici sanitarie coinvolte nel grande Women’s Health Study condotto negli Stati Uniti. Al basale avevano un’età media di 54,7 anni.

Durante il periodo di follow-up di trenta anni si sono verificati oltre 3.600 eventi cardiovascolari, tra i quali infarto, ictus, necessità di ripristinare la circolazione sanguigna attraverso un intervento chirurgico (rivascolarizzazione coronarica) e morte per malattia cardiovascolare. 

Lo studio che rivela che le analisi del sangue aiutano a prevenire infarto e ictus

I ricercatori hanno diviso le partecipanti in gruppi con alti e bassi livelli di hsCRP, LDL-C ed Lp(a) e hanno osservato l’incidenza degli eventi cardiovascolari nel corso dei trenta anni. Ne è emerso che le donne con livelli più elevati di proteina C-reattiva ad alta sensibilità avevano un rischio del 70% superiore di sviluppare un evento cardiovascolare rispetto a quelle con livelli bassi.

Lo studio sulle analisi del sangue è una svolta per prevenire malattie mortali come infarto e ictus – ascolicityrumors.it

Le donne con livelli elevati di LDL-C avevano un rischio superiore del 36% mentre quelle con livelli elevati di Lp(a) avevano un rischio maggiore del 33%. Presi singolarmente quelli fattori sono legati al rischio di patologie severe ma combinati insieme offrono un quadro ancora più preciso: le donne che avevano livelli elevati di tutti e tre gli elementi, infatti, mostravano un rischio ben 2,6 volte superiore di avere un evento cardiovascolare maggiore (mortale o meno) rispetto a coloro che li avevano bassi. 

Il rischio di ictus per le donne che avevano livelli elevati di tutti e tre gli elementi, aumentava 3,7 volte in più rispetto alle altre. Questo studio è importante perché una volta individuate le anomalie è possibile modificare il proprio stile di vita o seguire terapie preventive e salvavita, e scongiurare il peggio.