Cittadinanza onoraria a Mussolini: bocciata la mozione di revoca

Revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini: la mozione viene bocciata dal consiglio comunale. Cosa è successo e dove.

Ormai da tempo diverse città italiane hanno iniziato a revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, concessa all’epoca in cui era dittatore d’Italia. Un residuo anacronistico che non ha più senso mantenere, dopo gli effetti devastanti della Seconda guerra mondiale, la fine della dittatura e il riprstino della democrazia con la Repubblica italiana e la Costituzione.

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Cittadinanza onoraria a Mussolini: bocciata la mozione di revoca (Foto pubblico dominio) – Ascoli.cityrumors.it

A distanza di decenni, molti Comuni hanno voluto recidere anche l’ultimo legame simbolico con un passato doloroso e violento. Non tutti i consigli comunali, però, hanno approvato la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, presentata dai vari consiglieri.

Anzi, in alcune città la proposta è stata accompagnata da accese polemiche e discussioni, con tanto di mozioni respinte. Una situazione che di recente si è ripetuta anche nelle Marche, nella provincia ascolana, al Comune di San Benedetto del Tronto, pur guidato da una giunta di centrosinistra. Ecco che cosa è successo.

San Benedetto del Tronto: Mussolini resta cittadino onorario

Mozione respinta: Benito Mussolini resta cittadino onorario di San Benedetto del Tronto. In consiglio comunale, sei consiglieri hanno votato contro la mozione di revoca della cittadinanza onoraria al Duce, mentre il sindaco Antonio Spazzafumo e il presidente del consiglio comunale si sono astenuti dal voto.

Tanto è bastato per respingere la proposta, con seguito di polemiche, discussioni e articoli sulla stampa locale.

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San Benedetto del Tronto: Mussolini resta cittadino onorario (Sindaco Antonio Spazzafumo, foto istituzionale) – Ascoli.cityrumors.it

La cittadinanza onoraria fu conferita a Benito Mussolini dal Comune di San Benedetto del Tronto nel 1924, l’anno della instaurazione della dittatura fascista e del delitto Matteotti. Dopo oltre un secolo, alcuni consiglieri comunali hanno pensato che fosse arrivato il momento di revocare una volta per sempre un riconoscimento all’epoca servile e oggi anacronistico e irrispettoso della storia democratica italiana.

La mozione per la revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini è stata presentata dai consiglieri di centrosinistra Aurora Bottiglieri e Paolo Canducci.

Nella seduta del consiglio comunale di San Benedetto di lunedì 25 agosto, la mozione è stata messa ai voti. Come abbiamo accennato sopra, sei consiglieri hanno votato contro: Stefano Gaetani, Gino Micozzi, Sabrina Merli, Barbara De Ascaniis, Giselda Mancaniello e Silvia Laghi. Mentre altri quattro hanno votato a favore della revoca: Aurora Bottiglieri e Paolo Canducci, che hanno presentato la mozione, con Martina De Renzis e Umberto Pasquali.

Si sono astenuti il sindaco Antonio Spazzafumo e il presidente del consiglio comunale Eldo Fanini, insieme ai consiglieri Elena Piunti, Domenico Novelli e Fabrizio Capriotti. Invece erano assenti, al momento del voto, gli esponenti del centrodestra.

I voti a favore sono stati in minoranza, dunque la mozione è stata respinta. La cittadinanza onoraria è stata revocata a Mussolini perfino dal Comune di Salò, nel febbraio di quest’anno. Di San Benedetto del Tronto, invece, resta cittadino.

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