“Con l’ordinanza del capo Dipartimento della protezione civile n. 614 del 12 novembre 2019, il Governo ha ridefinito la concessione del contributo di autonoma sistemazione (CAS) destinato ai nuclei familiari, che permangono in una condizione di disagio abitativo a distanza di oltre tre anni dagli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia.
Questo è il commento del consigliere regionale Piero Celani, che non condivide la scelta di sospendere il contributo per chi si è spostato fuori Regione, anche se come nel caso citato di seguito, gli sfollati di Maltignano che vivono attualmente nella vicina Sant’Egidio alla Vibrata.
“Tale ordinanza – continua- al punto dell’art. 1 evidenzia che per ottenere il contributo, la famiglia non deve aver trasferito la residenza o il domicilio al di fuori del territorio regionale non tenendo conto delle realtà confinanti con le altre Regioni.
A partire quindi dal 18 Marzo p.v., data in cui entrerà in vigore il provvedimento così come scritto, per decine di famiglie che hanno deciso di spostarsi a poche centinaia di metri dalle proprie abitazioni lesionate o inagibili, ma comunque fuori Regione, cesserà la possibilità di usufruire del CAS.
È emblematico il caso del Comune di Maltignano, confinante con la vicina Regione Abruzzo e già rappresentato dal Sindaco Falcioni, dove molte persone si sono spostate per non allontanarsi tanto dal “centro gravitazionale” dei loro interessi inteso come lavoro, famiglia e relazioni sociali.
Su questo tema – conclude Piero Celani- ho presentato un’interrogazione in Consiglio Regionale affinchè la Regione ed il Governo si adoperino celermente per risolvere nel più breve tempo possibile questa situazione che rischia di essere l’ennesima beffa per tante famiglie che oltre ad aver avuto la casa inagibile, per effetto del Sisma 2016, e in attesa che la burocrazia acceleri il processo delle loro ricostruzioni, si vedono costretti anche a sostenere le spese economiche per gli affitti delle loro attuali dimore. Una assurdità!”