La consigliera regionale del Pd delle Marche, Micaela Vitri si scaglia contro la Giunta Acquaroli per la non reperibilità di un farmaco salvavita.
Nonostante le rassicurazioni avute la scorsa settimana durante una interrogazione presso il Consiglio regionale, Vitri evidenzia che il farmaco salvavita indispensabile per i pazienti cardiopatici non è ancora reperibile. E si scaglia contro la Giunta Acquaroli.
“Il problema nasce dal Governo Meloni – ha dichiarato Micaela Vitri – e tocca il fondo con la gestione della Giunta Acquaroli” e prosegue:”Ho presentato un’interrogazione in Consiglio regionale la scorsa settimana e siamo stati rassicurati sulla reperibilità del Ranozek, farmaco generico equivalente gratuito, indispensabile per i pazienti cardiopatici. Ma ad oggi alle parole non sono seguiti i fatti“.
Il punto sul farmaco salvavita non disponibile nelle Marche
La vicenda è stata portata alla ribalta da Micaela Vitri il 15 dicembre: “Rispondendo alla mia interrogazione urgente, con cui ho chiesto alla giunta Acquaroli di mettere a disposizione le risorse per reperire il Ranozek con la massima urgenza, e comunque non oltre il mese di dicembre 2023, l’assessore Saltamartini aveva dichiarato, in data 5 dicembre, che il Ranozek era stato distribuito e le farmacie risultavano rifornite. Ma ad oggi, risulta ancora irreperibile”.
Le critiche dell’esponente del Partito Democratico si estengono al governo. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha pubblicato la lista ufficiale, aggiornata al 31 ottobre 2023, secondo la quale mancano ben 3.500 farmaci tra quelli carenti e quelli per cui è stata cessata la commercializzazione. “Questo significa che la manovra finanziaria del governo Meloni in realtà non destina le risorse alla sanità pubblica”, ha sostenuto Micaela Vitri.
“Il tetto per la cosiddetta “spesa farmaceutica convenzionata” scende dal 7 al 6,7% del fondo sanitario nazionale – ha proseguito la consigliera regionale del Pd delle Marche – Finora le risorse avanzavano: nel 2022, la spesa si è fermata a 8 miliardi di euro, 700 milioni sotto il tetto. Con la nuova soglia il margine a disposizione per allargare il novero dei farmaci gratuiti si assottiglia di circa 400 milioni”.
Vitri ha proseguito: “L’assessore aveva pure aggiunto la necessità di acquistare il farmaco originale a pagamento, a causa della mancanza dell’equivalente, non era più necessaria. Abbiamo tutti tirato un respiro di sollievo pensando alle tante persone in difficoltà economica che necessitano del farmaco salvavita”.
Dunque, “visto che in altre regioni, come la vicina Emilia Romagna, il Ranozek era già da tempo disponibile e gratuito, sembrava logico si rimediasse subito anche nelle Marche. Invece non è stato così”.
“Ricordo alla Giunta Acquaroli che esistono farmaci indispensabili per la sopravvivenza dei pazienti e non garantirli significa metterne a rischio la vita”, ha concluso.