Michele Franchi, vicesindaco di Arquata del Tronto, fa il punto della situazione con Ascoli City Rumors sulla raccolta macerie, ricostruzione, Sae e progetti per il futuro del territorio.
Macerie. Da oggi è partito il sito vicino l’Unimer, nella zona industriale di Pescara del Tronto, per la lavorazione delle macerie. Trasportarle lì, invece del sito di Monteprandone può ottimizzare i tempi e rappresenta un’opportunità, anche per i lavoratori di Arquata, di rimanere sul territorio. Questo per noi è un motivo di speranza, ma chiaramente di partenza e non di arrivo.
Ricostruzione abitazioni. Ci sono tante pratiche in avvio lavori, ma il problema di fondo è la stabilizzazione dei tecnici presso il nostro comune. Sia io come vicesindaco, sia il sindaco Aleandro Petrucci teniamo a ribadire e a chiedere con forza che venga stabilizzato il personale con il Decreto Mille proroghe. Ci troviamo a dover affrontare un altro concorso, che terminerà tra due giorni, per riuscire a compensare il vuoto dei tecnici che sono andati via. Sostituire e ripartire ogni volta da capo sicuramente non aiuta la ricostruzione. Ci sono tante pratiche che hanno l’autorizzazione per partire, dunque speriamo che dall’inizio della prossima settimana possiamo assumere nuovi professionisti e lavorare seriamente sui progetti e sulle nuove costruzioni.
Soluzioni abitative d’emergenza. Nell’attesa delle nuove costruzioni, sono in fase di fine lavori le dieci SAE nell’area di Borgo 2, e a breve assegneremo le casette che sono state riconsegnate, a seguito dei controlli che hanno verificato la mancanza di requisiti per mantenere l’assegnazione. Ci saranno dei bandi, le graduatorie sono già in atto, tra l’altro sono numerose le richieste. Auspichiamo chiaramente che mano a mano le Sae vengano lasciate per rientrare nelle nuove abitazioni.
Inverno caldo. Sia dal punto metereologico che pratico, questi mesi sono davvero decisivi per accelerare la rinascita. Chiediamo al governo un ulteriore sforzo. Siamo convinti che ci possano ascoltare davvero, questo territorio non è un territorio di serie b, lo devono comprendere tutti i politici. Non si può favorire lo spopolamento. “Fate e facciamo molto di più, possiamo farlo ne sono convinto.”
Come amministrazione comunale, il nostro messaggio agli arquatani è “crederci ancora. Non è facile, ma abbiamo la forza e la volontà di poter vivere ancora Arquata. Speriamo che nuove aziende investano, qualcosa bolle in pentola ma finchè non c’è la sicurezza non vogliamo alimentare false speranze. Vedere le gru al lavoro, qualche casa ricostruita, l’Unimer che riparte, sono piccolo segnali che dobbiamo cogliere per il futuro. Crediamoci tutti insieme, sono convinto che così possono esserci opportunità per tutti. Crederci e impegnarsi, questi sono gli obiettivi della nostra amministrazione per l’ultimo anno e mezzo che ci rimane.