Gli sbarchi di migranti sulla costa marchigiana, con navi dirottate al porto di Ancona, hanno sollevato le proteste del sindaco della città.
Da quando il governo Meloni è in carica, diverse navi delle Ong che soccorrono migranti nel Mar Mediterraneo vengono dirottate sul porto di Ancona. Dopo mesi di paziente accettazione e collaborazione, il sindaco della città, Daniele Silvetti, ha sbottato contro il governo.

Una reazione esasperata dopo l’ennesima comunicazione dell’arrivo di una nuova nave con migranti a bordo al porto di Ancona. Finora, anconetani e marchigiani hanno collaborato e lavorato diligentemente nell’accoglienza, distribuendo i migranti nelle varie strutture della regione, alcuni inviati anche in altre parti d’Italia.
L’operosità silenziosa e la solidarietà hanno prevalso, anche con messaggi di benvenuto ai nuovi arrivati da parte di alcune associazioni locali. A parte le solite lamentele sui social, generalmente l’accoglienza è stata buona. Ora, però, il sindaco di Ancona ha perso la pazienza.
Migranti ad Ancona, il sindaco Silvetti insorge
“Ancona ha dato, ora gli sbarchi cominciano ad essere troppi anche per noi e per le Marche. Mi aspetto dal Governo una rivisitazione complessiva della situazione”, ha scritto Daniele Silvetti in un messaggio sfogo sui suoi canali social. Una reazione alla notizia dell’arrivo al porto dorico della nave della Ong Solidaire con 64 migranti a bordo.
Per il porto di Ancona si tratta del 18esimo sbarco di una nave di migranti, dal 10 gennaio 2023 quando ad arrivare fu la Ocean Viking con 37 naufraghi salvati nel Mar Mediterraneo. Il governo Meloni quasi subito dopo la sua entrata in carica ha stabilito questa politica del dirottamento delle navi di soccorso ai migranti verso porti lontani dal Canale di Sicilia per scoraggiare le Ong. Diverse navi sono state autorizzate a sbarcare nei porti di Ancona o Ravenna o altri a nord del Tirreno.

Una mossa politica che, tuttavia, non ha scoraggiato le Ong, che hanno continuato come potevano a soccorrere i naufraghi nel Mediterraneo, accettando lunghi giorni di navigazione fino al porto assegnato loro.
Il sindaco Silvetti, tuttavia, non vuole più accogliere altri navi. “Ancona non ha mai obiettato e da quando faccio io il sindaco abbiamo già avuto una dozzina di sbarchi – ha spiegato il primo cittadino -. Così come siamo solerti nell’accogliere, bisogna che tutti facciano la loro parte”.
Silvetti ha anche ricordato di aver già segnalato il problema al ministro dell’Interno Piantedosi, sottolineando che i ristori e rimborsi per i Comuni non siano adeguati, oltre ad avere le strutture di accoglienza “stracolme”.
Le critiche del sindaco al governo, arrivate nel pieno della campagna per le prossime elezioni regionali nelle Marche, in un momento in cui il presidente Acquaroli cerca la conferma, non sono passate inosservate e hanno acceso discussioni sulla stampa e nello schieramento di centrodestra. Silvetti infatti è di Forza Italia ed è il primo sindaco di centrodestra di Ancona, eletto a maggio dello scorso anno e già al centro di varie polemiche per la sua gestione della città.
Silvetti è legato al ministro degli Esteri Antonio Tajani che lo avrebbe rassicurato che quello della Ong Solidaire sarebbe stato l’ultimo sbarco di una nave di migranti ad Ancona per il 2025.