L’Ordinanza della Protezione civile per la riforma del Cas prevede la possibilità di concedere ai cittadini, al posto del Contributo autonoma sistemazione, un contributo per l’acquisto di una nuova casa. Sarà pari a 12 mensilità di Cas per chi viveva in affitto, a 36 mensilità se la casa inagibile era di proprietà.
Questa opportunità, che aiuterebbe a ridurre la spesa, favorisce la scelta di premiare i territori che non hanno subìto forti danneggiamenti.
“Se ci fosse questa possibilità nel Decreto – commenta il vicesindaco di Aquata Michele Franchi – la consideriamo sbagliata, perché andrebbe a incentivare i grandi comuni, sfavorendo i piccoli comuni, che hanno il 90% delle case distrutte.
Gli unici a beneficiare saranno i comuni meno danneggiati e quelli più piccoli come Arquata saranno in ritardo e in progressivo spopolamento. Bisogna accelerare la ricostruzione e rilanciare l’economia.”
Si terrà nel pomeriggio un incontro a Roma, con l’Anci Nazionale e successivamente con il sottosegretario Fraccaro, per discutere delle modifiche da apportare al decreto Terremoto. Sarà presente il sindaco Aleandro Petrucci, per le richieste del territorio arquatano.
“Auspichiamo la ripartenza dell’Unimer, nello stabilimento di Arquata, così le famiglie di chi lavora nell’azienda potranno tornare alla normalità – conclude Franchi – La nostra speranza è quella di portare sul nostro territorio nuove aziende che assumano i residenti di Arquata. Solo in questo modo, in concomitanza con una ricostruzione vera, potremmo far sì che le persone e le famiglie restino nel nostro comune.”