C’è un forte bisogno nel Piceno di un nuovo ospedale: esponenti della maggioranza e dell’opposizione si sono espressi sull’argomento ma ad oggi non ci sono soluzioni.
La sanità è l’argomento più discusso dagli esponenti della politica del Piceno. Da Ascoli a San Benedetto, chiunque si è esposto sull’argomento e ha provato a dare la sua soluzione per risolvere le criticità.
Proprio così, sul territorio purtroppo a risentirne di questa crisi sono proprio i cittadini: le liste di attesa sono spesso lunghe e non ci sono posti a sufficienza per poter usufruire dei servizi. Si sono susseguite diverse proposte per risolvere la situazione ma attualmente le opzioni sono solo teoriche.
Ospedale nel Piceno: quali sono le soluzioni più accreditate?
Attualmente, l’ospedale Mazzoni è la struttura di riferimento per il territorio di Ascoli Piceno. Tuttavia, in questo nosocomio c’è mancanza di personale e addirittura si rischia la chiusura. Similmente, a San Benedetto c’è il “Madonna del Soccorso” ma anche in questo caso ci sono delle criticità da risolvere.
La proposta più accreditata che sembra essere stata accolta dalla maggioranza e dall’amministrazione attualmente eletta dei principali comuni del Piceno sembra quella di organizzare un nuovo ospedale su due plessi.
Difatti, la nuova struttura sarà divisa in due parti: a San Benedetto verranno stabiliti i reparti per le emergenze o le urgenze mentre ad Ascoli Piceno ci saranno dei reparti per svolgere degli interventi programmati in anticipo.
Questa idea sembra piacere molto al sindaco di Ascoli Marco Fioravanti ed è stata condivisa anche dal sindaco Spazzafumo di San Benedetto del Tronto che si è detto pronto a collaborare con il capoluogo.
Con questa soluzione comunque, oltre a quello che sembra essere un nuovo ospedale a tutti gli effetti, si parlerebbe di una nuova organizzazione del territorio: si garantirebbe quindi una sanità nel Piceno più efficiente che possa garantire vantaggi per tutti.
Tuttavia, questa proposta non piace all’opposizione. Gli esponenti del centrosinistra sottolineano come queste misure siano palliative e non riescano a fornire una risoluzione completa del problema sanità. Inoltre, anche il capogruppo regionale del PD Maurizio Mangialardi ha evidenziato come nonostante le urgenze e i pronto soccorso al collasso, la maggioranza sta temporeggiando prima di applicare soluzioni concrete.
Insomma, sembra che si sia stabilita una linea guida che piaccia alla maggior parte dei sindaci e degli organi del Piceno per il nuovo ospedale. Ora resta da capire quando verrà messa in pratica la soluzione dell’ospedale su due plessi. Si spera il prima possibile, così che i cittadini in difficoltà possano ricevere le cure che meritano, diritti fondamentali per la loro salute.