I sindacati protestano ad Ascoli perché ci sono pochi lavoratori al Mazzoni e il reparto pneumologia è in forte affanno.
Continuano le proteste nella sanità del Piceno. Questa volta a essere messo sotto accusa è l’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno. A sollevare la polemica è stato il sindacato USB che ha denunciato la mancanza di lavoratori in determinati reparti.
In particolar modo, il sindacato ha voluto evidenziare la mancanza di dipendenti nel reparto di pneumologia. Quali sono state le criticità che sono state messe in risalto? E quali sono le possibili soluzioni per una situazione che continua a essere disastrosa? Ecco le risposte a queste domande.
Non è la prima volta che la sanità nel Piceno viene attaccata duramente. Nell’ultimo periodo erano stati i laureandi in infermieristica a evidenziare come non ci siano concorsi per le assunzioni e come la sanità picena era un cane che si mordeva la coda.
Ora il sindacato USB ha parlato dell’ospedale Mazzoni, quello che dovrebbe essere uno dei punti di riferimento della sanità nel Piceno. La denuncia è avvenuta grazie a una lettera scritta dal sindacato e inviata alla direttrice dell’AST Nicoletta Natalini.
Come riporta anche il sito Centropagina.it, le parole presenti nella lettera sono state: “Vogliamo segnalare le gravi criticità che vive, da molti mesi, il personale infermieristico e Oss, prestando la propria opera nel reparto di pneumologia”. Tra le tante criticità evidenziate, l’USB ha anche dichiarato che “si riesce a fatica ad erogare un’assistenza minima e adeguata“.
Inoltre, il sindacato ha dichiarato che di notte si lavora “con due infermieri senza personale di supporto“. Insomma, il reparto di pneumologia è davvero in gravi condizioni e mancano risorse: tutto questo ovviamente a discapito dei poveri cittadini che ricevono servizi essenziali di bassa qualità.
Infine, il sindacato USB, dopo aver messo in evidenza le problematiche che potrebbero sorgere e i rischi per i pazienti, ha lanciato un disperato appello, chiedendo un rinforzo del personale nell’ospedale.
Nella lettera si legge: “Pertanto chiediamo di potenziare il personale infermieristico, prevedendo tre unità a turno nelle 24 ore e la presenza di Oss anche nel turno notturno in maniera strutturale, dato che i carichi di lavoro e la presenza di pazienti di elevata assistenza, non possono essere sostenuti solo dal personale attualmente presente nel reparto”.
Chissà se nel prossimo futuro verranno inserite nuove risorse e verrà assunto nuovo personale, così da porre rimedio a una situazione che sta durando nel tempo e sta creando disagi alla popolazione.