Manca il personale sanitario nelle corsie degli ospedali ma ciò non coinvolge solo il Piceno, bensì l’intera regione delle Marche.
Continua la crisi sanitaria del Piceno. Anzi, a dire la verità, la situazione critica non riguarda soltanto Ascoli e la sua provincia ma l’intera regione. In particolar modo, la problematica più grave sembra la carenza di personale: ci sono pochi medici e infermieri nelle strutture sanitarie del territorio.
Questo è ciò che è emerso dal quadro realizzato dai sindacati regionali della dirigenza medica e dei sanitari che si sono scagliati contro i vertici dell’Azienda ospedaliero universitaria delle Marche. Ecco quali sono state le loro parole e qual è la situazione ad Ascoli.
Come riporta anche il sito corriereadriatico.it, i sindacati in un incontro incentrato sulla “forte riduzione di servizi e di posti letto” hanno dichiarato che “i dirigenti dell’ospedale hanno detto più volte che la colpa è della Regione“.
Perché? Ebbene, sembrerebbe che dall’incontro sia emerso “come nel recente passato siano stati assunti numerosi dipendenti al di fuori della pianta organica in dotazione e con un costo che ha abbondantemente superato il tetto di spesa assegnato dalla normativa vigente“.
Queste assunzioni sono state fatto a tempo determinato, per sopperire all’emergenza durante il Covid, ma ora tale personale è diventato fondamentale anche per la routine ordinaria. Secondo i sindacati infatti, mancano circa 150 medici nelle strutture ospedaliere marchigiane, in particolare nel settore dell’Emergenza-Urgenza nei quali le strutture hanno dovuto spesso ricorrere a medici gettonisti.
Ma la crisi non finisce qui, visto che si è sottolineata anche la carenza di infermieri e OSS: circa 200 unità mancherebbero per colmare le lacune del personale sanitario. A ciò si aggiunge anche il problema dei precari: 1000 lavoratori che sono in bilico. Di questo numero, 300 si trovano a Torrette e 200 nell’AST 5 di Ascoli.
Come si sta muovendo la Regione per risolvere questa problematica? Ebbene, sembra che prima delle festività natalizie ci sarà un concorso: circa 4mila domande per sole 47 assunzioni. Un numero troppo basso, che sicuramente porterà nuovi lavoratori ma pochi per sopperire alle carenze che ci sono nel Piceno e per estensione nell’intero territorio marchigiano.
Guardando la crisi di personale e la risposta esigua in termini di concorso, fa riflettere pensare ancora una volta alle parole dei laureandi in infermieristica delle Marche che qualche settimana fa sottolinearono come per loro non ci sia futuro a causa della carenza di concorsi. Non bisogna stupirsi poi, se negli ultimi tempi i problemi sanitari aumentano e il personale di talento fugge dal Piceno e dall’Italia.