Stipendi e pensioni aumentano ma addio salario minimo: ecco quanti soldi avrai in più

Stipendi e pensioni più alte ma niente salario minimo per legge. Questa sembra essere la linea del Governo di Giorgia Meloni.

L’Esecutivo guidato da Giorgia Meloni non sarebbe propenso ad accogliere la proposta di un salario minimo fissato per legge. Vediamo insieme tutti i dettagli.

Salario minimo, decisioni del governo
Giorgia Meloni – AnsaFoto – ascoli.cityrumors.it

Stipendi e pensioni più alte ma niente salario minimo. Questa la linea del Governo, preannunciata dal vicepremier, l’Azzurro Antonio Tajani. Per Tajani meno Stato c’è e meglio è nelle questioni economiche e, dunque, per andare avanti con taglio del cuneo fiscale e abbassamento delle imposte non si escludono liberalizzazioni in vari settori. Le politiche di Forza Italia sono sempre state queste e continueranno ad essere queste e sulla stessa linea pare procedere tutto il Governo. La proposta delle Opposizioni di un salario minimo per legge difficilmente troverà accoglimento.

Niente salario minimo: ecco perché

Poco prima delle vacanze tutti i partiti di Opposizione – ad eccezione di Italia Viva di Matteo Renzi – avevano sottoscritto una proposta per fissare un salario minimo per legge. Ma il Governo vuole procedere su una linea del tutto diversa.

Il Governo rifiuta il salario minimo
Perché il Governo non vuole un salario minimo/ Ascoli.cityrumors.it

Con il decreto lavoro il Governo ha alzato il taglio del cuneo fiscale portandolo dal 3% al 7% per i redditi lordi annui fino a 25.000 euro e dal 2% al 6% per i redditi lordi annui fino a 35.000 euro. La riforma fiscale, con l’abbassamento delle aliquote Irpef che passeranno da quattro a tre, comporterà una riduzione delle imposte sul reddito per tutti gli scaglioni con ripercussioni positive su stipendi e pensioni.

Con la scorsa legge di Bilancio, l’Esecutivo ha, inoltre, aumentato le pensioni minime portandole fino a 600 euro per chi ha più di 75 anni e la rivalutazione dei trattamenti minimi proseguirà anche il prossimo anno. Insomma obiettivo del Governo Meloni è dare più soldi a lavoratori e pensionati rilanciando, al tempo stesso, l’economia del Paese. Perché, allora, un salario minimo trova tanta resistenza nel Centrodestra? Tajani ribadisce ciò che già il premier Giorgia Meloni aveva spiegato: il salario minimo rischia di produrre un appiattimento verso il basso.

Il leader del Movimento Cinque Stelle Giuseppe Conte ha proposto un salario minimo di 9 euro lordi l’ora. Proposta che ha subito trovato una spalla in Elly Schlein, leader del Partito Democratico. Anche Confindustria ha sottoscritto la proposta nata in casa Cinque Stelle. Il problema è che se si sostituisce la contrattazione collettiva con i sindacati con un salario minimo per legge, chi oggi prende più di 9 euro lordi l’ora, al prossimo rinnovo potrebbe vedersi abbassare la paga oraria. Dunque si verificherebbe l’effetto opposto a quello sperato: un abbassamento di tutti gli stipendi.

Il Governo, al contrario, preferisce puntare su un  “salario ricco” piuttosto che su un salario minimo e intende procedere in questa direzione abbassando le tasse e rivedendo anche il sistema di detrazioni. Inoltre, un altro obiettivo, è portare le pensioni minime a 1000 euro entro la fine della legislatura.

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