I consiglieri comunali di ‘Ascolto e Partecipazione’ Emidio Nardini e Antonio Canzian hanno inviato un comunicato.
“Riguardo l’emergenza covid-19, ad Ascoli – hanno scritto – fortunatamente i casi di contagio sono stati pochi ed oltre al lockdown non sono serviti altri provvedimenti specifici oltre a quelli emanati e finanziati dal governo centrale (buoni spesa, sanificazioni, ecc.).
Ciononostante, le iniziative anti coronavirus intraprese dall’amministrazione
comunale, sono state una sorta di nuova campagna elettorale con camion munito
di tricolore e fonica in giro per la città, dirette tramite facebook, whatsapp,
instagram con l’immagine del sindaco ed il suo logo usati in campagna elettorale.
Sono state recapitate due mascherine chirurgiche a famiglia (peraltro non proprio
delle migliori) accompagnate da una lettera della quale non si è capita la necessità
visto che non parlava delle problematiche dell’epidemia. Altro provvedimento
adottato è stato quello del tricolore proiettato sulla facciata principale del palazzo
dei Capitani e sulla statua del Cristo Redentore sulla collina del Sacro Cuore. Siamo
sempre favorevoli ad esporre il Tricolore (anche il 25 Aprile caro sindaco!), ma
converrà che i riflettori su monumenti e statue non hanno nulla a che vedere col
coronavirus così come le immagini dei sestieri stampate sulle mascherine.
Anche in questi casi si poteva evitare la spesa, magari utilizzando quei fondi per sostenere le
famiglie in difficoltà o per cercare di dare un minimo di dignità ad una città in
continuo degrado.
Le strade continuano ad assomigliare sempre più a percorsi da rally che a vie cittadine, i parchi sono come savane, i giardini pubblici con panchine fatiscenti e staccionate divelte appaiono più campi di battaglia che luoghi di relax, la città è pressoché inaccessibile ai disabili a causa delle numerose barriere
architettoniche. Un velo pietoso lo stendiamo sulla condizione delle scuole riguardo
le verifiche antisismiche.
A proposito di terremoto, tra una scuola media del quartiere più popolato della città e una curva dello stadio, entrambe terremotate,
a chi viene data la priorità? Ma è risaputo che per la destra la cultura non porta voti,
il tifo sì. Pertanto è normale privilegiare gli ultras a scapito della sicurezza degli
studenti.
Per Monticelli, l’attuale primo cittadino, in continuità con il suo predecessore, ha altri progetti e altre priorità: non le scuole, i parchi, le palestre le biblioteche, ma un bel ponte sul fiume Tronto, più funzionale ad attività private che alla pubblica utilità.