Abbiamo intervistato Michele Franchi, vicesindaco di Arquata del Tronto, per fare il punto sulla situazione attuale di uno dei borghi più distrutti dal sisma 2016.
”Siamo stati rassicurati dal Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini per quanto riguarda l’inserimento nelle bozze del Decreto semplificazioni delle misure del pacchetto sisma. Il 18 luglio dovrebbe essere tutto approvato.” – ci spiega Franchi.
”Non capisco perché ogni volta che chiediamo i nostri diritti, dobbiamo sempre superare tantissimi ostacoli. Questo non va bene – precisa Michele Franchi – ed è avvenuto da parte di tutti i Governi che si sono succeduti dal 2016. Sembra che ogni volta ci diano il contentino.”
”Le zone colpite dal sisma nel Centro Italia, anche se numericamente hanno pochi votanti, sono una parte vitale del Paese, per le bellezze, le tradizioni e le radici che rappresentano. Chiediamo quindi che venga considerato come è giusto che sia, al pari del ponte di Genova, ad esempio. Non devono esistere cittadini di serie A e B – continua il vicesindaco arquatano.”
”Per le zone interne, i comuni montani, i borghi più piccoli, che hanno più del 90% degli edifici inagibili, devono essere trattati in maniera particolare rispetto agli altri. Chiediamo ai sindaci dei comuni meno colpito di non alzare la voce, perché la ricostruzione è di tutti ma ci sono zone che hanno bisogno di una marcia in più.”
Buona notizia, infine, per l’imminente partenza per i lavori della strada di Colle, lunedì 18 luglio. “Il paese è fondamentale per Arquata, ha quasi la totalità delle case agibili e resta importante, al pari di quelli da ricostruire.” – conclude Franchi.
L’augurio del vicesindaco di Arquata è quello di vedere finalmente approvate le misure in favore dei comuni distrutti dal sisma, “vigileremo e controlleremo affinché questo succeda”.