Marcello Trotta ha parlato sul sito societario del suo momento personale e della sfida di venerdì sera con il Pordenone:
“I risultati ci hanno aiutato ad acquisire consapevolezza nei nostri mezzi e a recuperare i punti persi per strada. Quando è arrivato Mister Dionigi eravamo in una fase critica, fin dal primo giorno ci ha fatto capire cosa voleva e abbiamo applicato al meglio le sue idee. Sta cercando di coinvolgere tutti, poi sta a noi rispondere sul campo.
Quella col Cittadella credo sia stata la migliore prestazione della squadra dopo il lockdown, ma è già una partita che ci siamo lasciati alle spalle perché venerdì ce n’è un’altra molto importante, si tratta della prima delle tre battaglie finali, non dovremo mollare fino alla fine. Stiamo preparando la gara con la massima attenzione, il Pordenone è in lotta per le posizioni importanti di classifica e sappiamo che dovremo fare una grande prestazione.
Il mio rendimento? Sono contento dei cinque gol, sto lavorando bene, ma voglio dare ancora qualcosa in più che possa portare punti alla squadra. Il mio futuro? La Società conosce il mio pensiero, la mia volontà è di restare qui. Nel reparto di attacco siamo tanti, ci sproniamo a vicenda, mi trovo bene con tutti, cerchiamo di sfruttare le caratteristiche diverse di ciascuno di noi.
Se sono rammaricato per aver trovato poco spazio? No, so di aver dato sempre il massimo, resto concentrato e aspetto il mio momento, so che posso dare di più.
Dall’obiettivo playoff all’obiettivo playout? Sì, sappiamo tutti il valore della nostra squadra, ma evidentemente tante cose non sono andate per il verso giusto, la classifica ci dice che l’unico pensiero è la salvezza e sappiamo che per ottenerla dobbiamo rimboccarci le maniche.
Il cambio di modulo con Mister Dionigi? Il passaggio alla difesa a tre è stata una mossa azzeccata, siamo più aggressivi, i risultati ci stanno dando ragione e anche le prestazioni. Non so se quattro punti saranno sufficienti per salvarsi; nell’ultimo turno di campionato ci sono stati risultati sorprendenti.
Se firmerei per un pareggio? Solo nel caso in cui perdessero tutte le altre. Scherzi a parte, noi giochiamo sempre per vincere e sappiamo che servirà una grande prestazione. Stadio vuoto? E’ una sensazione molto strana, conosciamo la carica che potrebbero darci i nostri tifosi; anche se sono qui da poco tempo, si sa che la tifoseria dell’Ascoli è importante. Il fatto di sapere di non avere i nostri tifosi allo stadio ha fatto sì che ci unissimo ancora di più fra noi e che lottassimo in campo anche per chi non può esserci”.