Una denuncia chiara e puntuale sul suo profilo social, quella di Alessandro Rossetti funzionario del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Motivo dello sfogo, lo sfregio al Monte Sibilla con una bomboletta spray, testimoniata dalla foto di sua proprietà.
“Tu, che sali sul Monte Sibilla portandoti una bombetta di vernice spray per stuprare, con delle vomitevoli frecce blu, il luogo magico per eccellenza. Il simbolo dei nostri monti e della nostra terra.
Forse pensavi di fare un servizio agli escursionisti? Una cosa utile? Cosa ti aspetti ora, gli applausi?
Qualsiasi sia il “motivo” di questo gesto credo che non meriti questi luoghi. È da gente come te che dobbiamo difenderci. Da chi come te, incapace di provare empatia per la Natura, vuole cancellate la sacralità di questi monti per ridurli ad insulso luna park.”
Il rispetto della montagna e della natura dovrebbe essere alla base del comportamento adeguato di chi vive la montagna abitualmente, ma troppo spesso appare scontato. La montagna non dovrebbe essere sfruttata, nè avere scopo di lucro o divertimento fine a se stesso. Basterebbe senso civico e passione autentica per la natura, per evitare simili gesti.