Il Sindaco di Spinetoli, Alessandro Luciani, risponde al commento di Claudio Benigni sull’ospedale. “Personalismi inutili”

“Personalismi inutili e anche dannosi, a poco più di un mese dalle elezioni. – inizia così la nota del sindaco di Spie tolto, Alessandro Luciani, in riferimento all’intervento di Claudio Begnini sull’Ospedale Unico.
“Voci, che da tempo erano silenziose, a un certo punto hanno deciso in piena libertà (e ci mancherebbe altro che non lo potessero fare) di arrogarsi il diritto di parlare, però, a nome di tutto il Partito Democratico. Su un argomento vitale per il nostro territorio: la sanità, l’ospedale di eccellenza. E senza alcun confronto propedeutico.
Quale siano le motivazioni che hanno portato Claudio Benigni a parlare per conto del Pd sull’ospedale, posso solo intuirle, qualcuno semmai dovrebbe chiederle a lui.
Sta di fatto, vorrei ricordarlo, che l’ubicazione del nuovo ospedale è stato e sarà, nel caso anche in futuro, frutto di uno studio che coincide con disponibilità e necessità del territorio, per una sanità che ha bisogno di eccellenza. Non può essere ridotto a un mero argomento pre-elettorale.
Per cui, ad oggi, non è il Pd che abbandona l’idea di l’ospedale a Spinetoli ma il segretario del Pd di Porto D’Ascoli che fa affermazioni senza passare per un percorso istituzionale di confronto.
Vorrei ricordare, se mai ce ne fosse bisogno, che il tema ospedale di eccellenza è esclusivo dell’ente Regione e, per tale, va discusso e deciso in un’assemblea.
Spetterà, dunque, al nuovo presidente (chiunque sia) di dare un nuovo impulso alla discussione sulla Sanità nelle Marche.
Un nuovo ospedale di eccellenza è una tematica seria, per tutti noi, a prescindere dove sarà ubicato.
Nemmeno Mangialardi si è esposto sull’argomento, in attesa dell’esito di una più democratica assemblea post elezioni e si auspica post-Covid. E se non lo fa il candidato governatore, che dovrebbe rappresentare tutti, viene da sé che Benigni parlasse per proprio conto e non a nome del partito. Ecco, bastava precisarlo.”- conclude Luciani.
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