GROTTAMMARE – Aprirà sabato prossimo, 26 settembre, alle ore 16.30, “Il museo a fumetti”, la mostra con la quale il MIC – Museo Illustrazione Contemporanea, inizia la propria attività espositiva, dopo il suo recente riallestimento. L’esposizione è curata dal direttore dei musei di Grottammare, Nazzareno Cicchi, e riunisce opere di autori molto diversi tra loro, ma che hanno in comune il fatto di essere tra i maggiori interpreti marchigiani della Nona Arte. Si tratta di Mara Cerri, Michele Petrucci e Maicol & Mirco.
I disegni esposti sono studi, bozzetti e tavole preparatorie per gli albi a fumetti realizzati dal MiBACT, in collaborazione con la casa editrice Coconino Press. Materiali inediti e originali che accompagnano i visitatori nelle varie fasi del processo creativo che ha portato alla realizzazione di una delle iniziative editoriali più innovative degli ultimi anni.
Oltre a mettere a confronto le soluzioni adottate dai tre disegnatori nell’ambito della stessa iniziativa, la mostra di Grottammare permetterà di avvicinarsi allo stile e alla poetica dei tre artisti, visto che le loro quattro storie costituiscono un piccolo spaccato, se non della loro attività complessiva, almeno di una significativa parte di essa.
Nel caso di Michele Petrucci, fumettista che vive e lavora a Fano, questa possibilità di risalire dal particolare al generale si coglie con immediatezza: dopo avere attraversato agli inizi specialmente i territori del noir e del thriller psicologico, in anni più recenti si è cimentato spesso col fumetto a tema storico, genere al quale anche le opere in mostra si ascrivono.
Dai disegni di Mara Cerri, artista pesarese specializzata nel cinema d’animazione, traspaiono, invece, il ricorrente interesse dell’autrice più all’interiorità dei personaggi che alla natura degli eventi che ne condizionano il destino, così come la rinuncia a tracciare un confine ben definito tra la dimensione del visto e quella dell’immaginato.
Quanto a Maicol & Mirco, fumettista di Grottammare famoso soprattutto per lo humour corrosivo e l’esistenzialismo “underground” delle sue vignette, i disegni esposti richiamano l’attenzione su un aspetto in lui cruciale, lo sguardo infantile. Uno sguardo capace di mettere tutto in crisi, ma che qui deve fare i conti con la particolare tensione pedagogica dell’autore.
L’esposizione sarà aperta nei giorni di venerdì, sabato e domenica (16.30-19.30) fino al 18 ottobre. Ingresso gratuito.