La ricostruzione fa tre passi avanti su stabilizzazione del personale, superbonus cratere e recupero vecchie domande

La stabilizzazione di una quota importante del personale impiegato nella ricostruzione tra Uffici Speciali regionali e comuni, la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato per tutti gli altri fino al 2021, nuove assunzioni, rafforzamento della struttura commissariale. E, ancora, un superbonus edilizio adattato al cratere sismico, che si aggiunge al contributo di ricostruzione evitando ogni accollo di spesa ai cittadini, e l’avvio di un superbonus cratere rafforzato, con un tetto di spesa più elevato, alternativo al contributo, per procedere ancora più speditamente nella riparazione degli edifici danneggiati dal sisma. Il recupero, infine, delle 8 mila domande di contributo già presentate secondo la vecchia procedura, che prevedeva un’istruttoria lunghissima, con l’adesione al regime semplificato dell’Ordinanza 100, e dunque tempi certi e ridotti ad un massimo di 110 giorni per la concessione del contributo.

Legnini: quadro nuovo, ora i cantieri.
Con l’approvazione del decreto rilancio da parte del Senato e i provvedimenti attuativi dell’Ordinanza 107 sul recupero delle vecchie domande, la ricostruzione del Centro Italia colpito dal sisma del 2016 fa altri passi avanti importanti, forse anche decisivi. “Sono molto soddisfatto, perché è un insieme di misure che riteniamo saranno capaci di imprimere finalmente alla ricostruzione l’accelerazione attesa. C’è un quadro normativo e regolamentare tutto nuovo e molto più semplice, costruito in questi mesi con le Ordinanze e i provvedimenti del Governo ed il lavoro del Parlamento, che voglio ringraziare ancora una volta per la sensibilità dimostrata su questi temi. Dopo la forte semplificazione delle attività edilizie e delle norme urbanistiche, le nuove tariffe per i professionisti, ora si avvia la stabilizzazione del personale, e si mette in campo un superbonus “cratere” per accelerare la ricostruzione. Mi auguro che i cantieri, bloccati prima dalla burocrazia, poi dalla pandemia, a questo punto possano finalmente partire, e che già con la Legge di Bilancio possano arrivare risorse aggiuntive per rafforzare i nuovi strumenti” ha commentato il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini.

Stop alla fuga dei tecnici dai comuni
La stabilizzazione del personale era sollecitata da tempo e con forza da tutti i sindaci del cratere per fronteggiare l’emorragia dei tecnici a tempo determinato impiegati nella ricostruzione. Con il decreto rilancio arriva un fondo da 30 milioni di euro per la trasformazione a tempo indeterminato dei contratti di un numero consistente di lavoratori precari. Al tempo stesso, con il decreto, vengono prorogati fino al 2021 tutti gli altri contratti di lavoro a termine in deroga ai limiti triennali del decreto dignità e si stanziano altri 7,5 milioni di euro per nuove assunzioni negli USR da distaccare eventualmente ai comuni. Si prevede, inoltre il rafforzamento della struttura commissariale anche in funzione dei nuovi compiti connessi all’esercizio dei nuovi poteri straordinari affidati al Commissario, con l’arrivo di un dirigente e nuovi esperti.

Arriva il superbonus cratere
Un grosso impulso all’avvio rapido dei cantieri potrà derivare dall’adattamento al cratere 2016 del superbonus sulle ristrutturazioni edilizie, accessibile per il 2020 e 2021. Il decreto prevede che il superbonus ordinario del 110% possa essere utilizzato per coprire le spese che eccedono il contributo di ricostruzione, evitando così ogni accollo di spesa a carico dei cittadini che devono riparare o ricostruire la casa danneggiata dal sisma, anche una versione del superbonus, questa volta alternativo al contributo pubblico, con un tetto di spesa ammissibile alle detrazioni del 100% maggiorato del 50%, da 136 a 204 mila euro. Il superbonus rafforzato è accessibile al momento per il 2020, ma ci si attende che sia confermato anche per il 2021 con adeguata copertura finanziaria nella Legge di Bilancio.

Via al recupero delle vecchie domande di contributo
Intanto, i cittadini che hanno già presentato la domanda di contributo agli USR secondo le vecchie regole potranno accedere alla nuova procedura semplificata ed accelerata prevista dall’Ordinanza 100. Dal prossimo 8 ottobre, come stabilisce il decreto firmato oggi dal Commissario Legnini, sarà infatti possibile per i professionisti che hanno già presentato i progetti sulla piattaforma telematica della ricostruzione integrarli con la certificazione della conformità urbanistica e della congruità del contributo e aderire così al regime semplificato. Il passaggio all’Ordinanza 100, per inciso, consente anche l’applicazione delle nuove tariffe professionali per i tecnici, entrate in vigore con il decreto legge 140 di agosto.
Le domande già presentate ed ancora in fase istruttoria negli Uffici Speciali per la Ricostruzione di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria sono circa 8 mila, e secondo le vecchie procedure impiegano oltre un anno di tempo per arrivare alla conclusione con la concessione del decreto di contributo. L’Ordinanza 100 affida la certificazione del progetto al professionista e stabilisce tempi certi grazie a meccanismi come il silenzio assenso per le certificazioni richieste ai comuni, i poteri sostitutivi del Commissario nei confronti degli USR e meccanismi più efficienti per i lavori delle conferenze permanenti chiamate ad esprimersi sui vincoli.

L’adesione al regime Ordinanza 100 entro il 14 novembre

I professionisti, che riceveranno dagli USR un’apposita comunicazione, ma che possono procedere anche autonomamente attraverso la piattaforma MUDE, hanno tempo fino al 14 novembre 2020 per aderire al nuovo regime, presentando le integrazioni richieste, o motivare adeguatamente la non adesione, dandone comunicazione scritta all’USR e al committente, cioè ai cittadini che gli hanno affidato il lavoro.

Giovedì esame dell’Ordinanza professionisti
Un altro tassello importante del quadro normativo della ricostruzione sarà definito giovedì con l’esame della nuova Ordinanza sui professionisti che sarà all’esame della Cabina di Coordinamento, con i governatori delle quattro Regioni del cratere ed i rappresentanti dei comuni. L’Ordinanza recepisce e disciplina le nuove tariffe professionali dell’equo compenso, entrate in vigore con il decreto rilancio e più favorevoli delle precedenti, ma anche il monitoraggio del numero e dell’importo dei contratti acquisiti da ogni singolo professionista, il nuovo schema di contratto tipo tra i professionisti e i committenti, i nuovi compiti dell’Osservatorio in cui siedono i rappresentanti degli Ordini.

La Cabina di Coordinamento di giovedì si svolgerà in videoconferenza. Il Commissario Legnini sarà collegato da Ancona insieme al nuovo Governatore della Regione Marche, Francesco Acquaroli, appena insediato.

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