Le opportunità offerte dalle risorse del Recovery Plan sono importanti e vanno colte soprattutto per sostenere un processo di rinascita e rilancio dell’economia dei territori colpiti. Ma per compiere il passo decisivo occorrono coraggio, idee e progetti, un nuovo equilibrio tra semplificazione, legalità e le responsabilità che tutti i protagonisti della ricostruzione, in particolare i professionisti, devono mettere in campo” ha detto il Commissario Straordinario per il sisma 2016, Giovanni Legnini, concludendo i lavori del seminario sulla ricostruzione in Centro Italia nell’ambito della rassegna UrbanPromo.
L’incontro, moderato dal vice direttore del Corriere della Sera, Daniele Manca, è servito per fare il punto sulle nuove strategie di ricostruzione dei borghi appenninici distrutti dal sisma, con i contributi di Stefano Boeri, Pierluigi Mantini e Pierluigi Properzi, sulle strategie di sviluppo con le misure contenute nel pacchetto sisma del progetto di Recovery Plan italiano, che vale circa 3,5 miliardi di euro, messo a punto dal Commissario su incarico del premier Giuseppe Conte.
La ricostruzione post sisma è la metafora del grande impegno che l’intero Paese sta affrontando in questi giorni, ricostruire dopo una crisi, mobilitando tutte le energie e le risorse che ci sono. Tra queste, la condivisione di una visione e di obiettivi ha un valore particolare”, ha detto Legnini, sottolineando come cominci a esserci “un’idea comune della ricostruzione tra tutte le istituzioni e i cittadini, capace di metterla al riparo dalla contesa politica”. “Le risorse non mancano, in prospettiva ci sono anche quelle del Recovery Fund per far rivivere i borghi appenninici in modo sicuro e sostenibile. Ora – ha aggiunto il Commissario – siamo di fronte alla vera sfida, l’attuazione delle nuove regole”.