Ricostruzione post sisma, 19.500 le istanze presentate su 80mila edifici inagibili

Su 80 mila edifici censiti come inagibili dopo il sisma del 2016-17, le istanze di contributo presentate fino ad oggi sono 19.500.

Sono questi i dati ufficiali delle pratiche in lavorazione negli Uffici Speciali e nei Comuni.

Quelle in fase di integrazione da parte dei tecnici, quindi non ancora giunte a conclusione, sono circa 12 mila. I contributi richiesti ammontano a circa 4,5 miliardi di euro, quelli già decretati a oltre 1,5 miliardi, mentre le erogazioni effettive, che procedono con lo stato di avanzamento dei lavori nei cantieri, sono pari a circa 700 milioni di euro.

Le priorità del 2021
La mole di lavoro che si prospetta nei prossimi mesi, e che giustifica questo nuovo rafforzamento degli Uffici Speciali, è dunque molto elevata. Anche tenendo conto che, oltre ai controlli sulle pratiche della ricostruzione privata, gli USR dovranno gestire sul campo alcune fasi fondamentali della ricostruzione pubblica: la redazione e l’attuazione dei Programmi Straordinari di ricostruzione nei comuni più colpiti, le opere da realizzare in deroga, utilizzando i poteri speciali attribuiti al Commissario.
Per attuare i poteri speciali, che potranno ad esempio essere applicati per la ricostruzione di singole opere, ma anche di interi centri urbani, viene adeguata anche la struttura del Commissario Straordinario alla Ricostruzione con la designazione di due nuovi sub-Commissari.

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