Giunge notizia del diniego massivo all’ammissione a contributo delle pratiche presentate con ordinanza 68. Tutti bocciati in pratica.”
Ad annunciarlo i tecnici attraverso una nota nella pagina social ‘Professionisti tecnici ricostruzione post sisma centro Italia’.
”Molto tecnici si sono adoperati per cercare di aiutare gli allevatori colpiti investendo tempo su queste piccole pratiche che hanno una grande importanza per la micro economia dell’Appennino ma a quanto pare persiste il disinteresse assoluto delle istituzioni a voler risolvere il problema.
Nelle Marche tutte le pratiche sono state respinte perché essenzialmente l’USR rinnega la norma con le scuse più disparate.
Al fine di fare luce su questa faccenda sempre più controversa chiediamo a tutti i tecnici di collaborare e portare esperienze da tutte le regioni su pratiche presentate con la sciagurata ordinanza 68.”
L’ordinanza 68 prevedeva nuove misure per la zootecnia e l’agricoltura.
L’intenzione era quella di trattare gli immobili destinati agli usi di questa tipologia di attività produttiva, con lo scopo di fronteggiare il fabbisogno di tecnostrutture per stalle e fienili da dedicare al ricovero invernale del bestiame nei territori colpiti dagli eventi sismici del 2016.