Confindustria Centro Adriatico torna ad incalzare la classe dirigente sulla assoluta necessità di prevedere, all’interno della discussione in atto presso le Commissioni riunite “Affari costituzionali e Bilancio” della Camera dei Deputati, il prolungamento dell’efficacia del “credito d’imposta per gli investimenti – Sisma Centro Italia” già in sede di conversione del Decreto Legge cd. “Milleproroghe” (Decreto Legge 31 dicembre 2020, n. 183).
Una richiesta di emendamento che con urgenza viene indirizzata dal Presidente Simone Mariani, sia al Commissario Straordinario per la ricostruzione Giovanni Legnini che agli Onorevoli Deputati e Senatori del piceno e del fermano.
Territori, si legge nella missiva, “in cui i devastanti effetti, diretti ed indiretti, della pandemia stanno aggravando drammaticamente una situazione economica e sociale che già da decenni è segnata da carenze strutturali di attrattività e competitività e che dal 24 agosto 2016 è compromessa pesantemente dalle conseguenze e dai contraccolpi del sisma”.
Secondo gli analisti di Confindustria, il quadro locale e in particolare quello delle aree interne, sta peggiorando sempre di più e mostra i “segni discendenti” di un progressivo ed inesorabile “inviluppo” tali da imporre la conferma urgente dell’operatività di tutte quelle misure straordinarie, di tipo “non convenzionale”, definite e approvate negli anni passati dal Legislatore con l’obiettivo di favorire una nuova fase di crescita nell’area del cd. “cratere”.
Ecco che la mancata proroga del “credito d’imposta per gli investimenti – Sisma Centro Italia”, esaurendo la propria efficacia dal 1° gennaio 2021, non potrà più supportare le imprese locali, pregiudicando non poco le prospettive future di rilancio dell’economia.
Un’agevolazione importantissima, già autorizzata fino al 2020 dalla Commissione europea (decisione del 6 aprile 2018), che è necessario riproporre per almeno un biennio, allineandola temporalmente all’analogo intervento dedicato al Mezzogiorno che la Legge di Bilancio 2021 ha esteso fino al 31 dicembre 2022, e che in futuro potrebbe essere resa più stabile grazie all’utilizzo delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Oltre a sollecitare l’estensione dell’operatività del credito d’imposta per gli investimenti nell’area del cratere, il Presidente Mariani, ha esortato la pubblicazione dell’Avviso pubblico collegato alla “Zona Franca Urbana” per la presentazione delle domande di finanziamento a favore delle nuove iniziative imprenditoriali e delle imprese colpite dal sisma perchè, malgrado il Decreto Legge cd. “Agosto” abbia previsto la proroga dei benefici fiscali e contributivi della ZFU fino al 2022 e stanziato risorse per 150 milioni di euro, il rischio con il passare del tempo è quello di depotenziare l’effetto incentivante dello strumento agevolativo.