SAN BENEDETTO – “Le abituali voci maligne ci fanno giungere notizia di imminenti assegnazioni di incarichi di funzione in area tecnica e amministrativa, da conferire al personale delle unità operative, insieme alle progressioni verticali. Ci dicono anche che questa decisione sarebbe stata assunta repentinamente con provvedimento dello scorso 19 gennaio. Aggiungono anche che in realtà l’intenzione originaria sarebbe stata di attribuire tali incarichi nel corso della campagna elettorale regionale, per favorire precisi e tristemente noti personaggi politici; anzi, aggiungono altro veleno affermando che si tratterebbe di fidatissimi sostenitori del ben noto duo ascolano-offidano.
Altre voci, parlano di accordi con soggetti che hanno sempre remato contro il nostro ospedale, insistendo sulla necessità di dedicarlo esclusivamente al Covid e lasciando assolutamente pulito l’ospedale di Ascoli. Oltre ad insistere sull’assoluto bisogno dell’affare Pagliare.
Ovviamente su tale operazione non era possibile mantenere l’assoluto riserbo e, come prevedibile, si è resa palese. Pertanto in questa sede ci rivolgiamo in primis a coloro che si ostinano ad accusare il Comitato di politicizzazione, di connivenza con la nuova Giunta regionale, di silenzio colpevole dopo aver contribuito, con tanta veemenza, a far perdere le elezioni regionali al PD. Quest’ultima affermazione ci appare veritiera, anche se migliaia di voti sono stati persi in tutta la regione e noi non siamo tanto famosi. Sanno bene i nostri detrattori che se esiste un periodo nel quale una classe politica si rivela improvvisamente sensibile alle istanze dei territori, tanto più se energiche e documentate come le nostre, quello è proprio il periodo pre-elettorale, durante il quale si cerca ovviamente di rastrellare quanti più consensi possibile. Invece i nostri eroi erano talmente certi che il loro potere sarebbe stato incontestabile, da disinteressarsi totalmente di tutte le richieste e denunce, munite sempre del pieno supporto documentale. Hanno continuato a perseguire la loro politica predatoria ai danni della costa, a spendere soldi pubblici per robot al momento inutili, a ignorare il dovere posto dalla legge e dalle stesse delibere regionali di preparare il nostro sistema sanitario provinciale e il nostro ospedale ad affrontare la ripresa dell’ondata epidemica, ampiamente prevista. In definitiva se ne sono infischiati della salute dei cittadini, di tutti i cittadini della provincia, non solo di quelli della costa, come dimostrato dai fatti, attenti sono a non disturbare i loro protetti.
Ci dicono che a tutt’oggi al Madonna del Soccorso non sarebbero stati strutturati, in maniera corretta e completa, i percorsi puliti e sporchi per il Covid, mettendo a rischio la salute del personale e dei degenti dei reparti ordinari. Ci risulta che il personale, al netto della prevedibile percentuale dei contagi, sia insufficiente e non sia stato integrato per tempo. Immaginiamo che non vi interessi andare a verificare, anche se siamo certi che alcuni soggetti conoscano la realtà dei fatti. I responsabili sono gli stessi che, dopo molti anni di pessima gestione, ora vorrebbero scaricare tutte le responsabilità sulla nuova Giunta regionale, insediata da quattro mesi in piena recrudescenza dell’emergenza pandemica. Il Comitato ha molte strade per segnalare, denunciare alle istituzioni e perseguire i propri obiettivi, e non siamo in periodo di elezioni regionali… Adesso, su quest’ultima notizia, ci chiediamo cosa faranno: se andranno a verificare, ma speriamo non come faceva il signor Urbinati che poi ripeteva sempre “tutto a posto”. Oppure se resteranno in silenzio perché forse ci sono di mezzo alcuni amici degli amici. Salvo poi scaricare ogni addebito sulla nuova giunta regionale, la quale viene costantemente bersagliata di segnalazioni da noi, di interrogazioni dalla Casini. Magari i detrattori locali in odor di comunali, dopo aver verificato, faranno anche loro un bel comunicato pubblico. Troppo comodo aspettare le risposte (però solo quelle che fanno comodo) sempre e solo dal Comitato.
E infine a tutti i politici, di ogni colore (vero o fasullo che sia): avete avuto quattro mesi di tempo per parlare o scrivere in favore del nostro ospedale. Prima in Regione, a rappresentarci, c’era Urbinati. Adesso c’è Assenti. Non abbiamo ascoltato o letto nulla di significativo sul Madonna del Soccorso di recente. E ai futuri candidati sindaci facciamo presente che non sappiamo ancora cosa abbiano da dire sull’ospedale, quale sia precisamente la loro posizione. Ci aspettiamo che si pronuncino anche sul problema oggi segnalato. Se questo interessi, non interessi, se non ne sappiano nulla, se sappiano ma non convenga disturbare, per non inimicarsi soggetti o centri di potere che potrebbero tornare utili. Ci facciano comunque sapere, si esprimano, ci mettano la faccia.
Il Comitato sta lavorando come al solito e anche a livello nazionale: ma non ci preoccupiamo se questa notizia potrà dispiacere a qualcuno o potrà essere messa in dubbio. Quindi invece di accusarci di non apparire e di non puntare il dito contro chi fa comodo, dovrebbero cominciare anche loro, se ne sono in grado, a cercare dati e notizie, ad elaborarli e poi mostrare ai cittadini tutto quello che di sbagliato starebbe accadendo. Dovrebbero far capire alle persone che anche loro sono preoccupati del nostro ospedale, senza pensare prima agli affari, al colore politico e, soprattutto, agli ordini del partito: ma prima di tutto al bene primario della salute dei cittadini”. Dr. Nicola Baiocchi