Nella giornata della ricorrenza dell’ottava Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, che ha l’obiettivo di ricordare l’enorme valore sociale, ambientale ed economico del cibo e l’importanza di non sprecarlo arriva la notizia che la Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e i Club Lions della 4^ Circoscrizione, presenti nelle Province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata, raccordati dalla Presidente Lion Tiziana Antrilli, hanno finanziato l’acquisto di un camion refrigerato per la Fondazione Banco Alimentare Marche Onlus, per il magazzino di stoccaggio di San Benedetto del Tronto e che opera nel territorio di Marche Sud. A dare la notizia sono Maria Pia Silla, Presidente Lions Club Host San Benedetto del Tronto e Lilli Gabrielli, Presidente Lions Club Truentum.
Il magazzino di stoccaggio distribuisce alimenti ad oltre 100 strutture caritative, che a loro volta sostengono circa 15000 persone in stato di bisogno. Il camion, appena acquistato, sostituisce quello che da marzo non avrebbe potuto più effettuare, “per superati limiti d’età”, il recupero di cibo buono da ridistribuire alle Associazioni di volontariato convenzionate con il Banco Alimentare, che assistono gli indigenti. L’intervento è stato possibile grazie all’iniziativa attivata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno che, attraverso un percorso di coprogettazione, ha valorizzato la rete tra le principali Organizzazioni del Terzo Settore locale attraverso la costituzione di un tavolo sulla povertà economica e sociale. La strategia di costruzione della rete, oltre a facilitare la conoscenza reciproca di chi opera quotidianamente nella lotta contro la povertà, permette di efficientare i servizi offerti operando con maggiore efficacia e generando un impatto sostenibile nel tempo.
Il Banco Alimentare con la sua rete nazionale è impegnato da sempre e ogni giorno a evitare che il cibo buono finisca sprecato, al macero. Nel 2020 ha incrementato la sua attività di recupero eccedenze dal canale industria di + 4.800 tonnellate rispetto al 2019 (22.500 ton VS 17.500). Oggi con il programma SITICIBO sono numerose le attività di recupero giornaliero di alimenti, anche freschi, effettuate presso i punti vendita della grande distribuzione e nel settore della ristorazione commerciale e collettiva in tutta la Regione.
Lo spreco alimentare si verifica lungo tutta la catena di approvvigionamento, raccolta, stoccaggio, trasporto, trasformazione, distribuzione del cibo, fino al consumo da parte dei singoli. Occorre lavorare molto sulla sponda delle imprese di produzione e distribuzione, promuovendo una rete di aziende disposte a donare o a fornire i prodotti in eccedenza agli Enti del Terzo settore, come il Banco Alimentare. Si tratta di un’operazione oggi sostenuta e resa possibile da specifici regolamenti comunitari che normano l’Organizzazione comune dei mercati (Ocm), e da fondi europei destinati a questo scopo. Si può realizzare un circolo virtuoso che da un lato sostiene i più poveri, e dall’altro evita la DISTRUZIONE di prodotti di qualità e il crollo dei prezzi di mercato.
“Recupero e ridistribuzione delle eccedenze, sensibilizzazione dei consumatori nell’acquisto e nel consumo consapevole di cibo, educazione alimentare dei più piccoli, coinvolgendo anche il mondo della scuola in un percorso educativo dedicato al cibo e alle buone abitudini per non sprecarlo, sono questi gli impegni che dovremmo tutti assumerci, introdurre e/o rafforzare nelle politiche sociali dei territori. Il problema della lotta agli sprechi e alla povertà alimentare è complesso e la risposta non può che essere multidimensionale e coinvolgere tutti i soggetti del territorio. Noi Lions ci siamo!
La pandemia ha aumentato e prodotto nuovi poveri, bisognosi persino di beni alimentari, che fanno fatica a mettere insieme il pranzo con la cena. Nel 2020 sono state 5,2 milioni le tonnellate di alimenti finiti nella spazzatura, tra quello che si è gettato tra le mura domestiche e quello che riguarda tutta la filiera alimentare. Un valore economico perduto di circa 9,7 miliardi di euro. Di cui 6 miliardi e 403 milioni di spreco alimentare domestico nazionale, e oltre 3,2 miliardi di euro, invece, di spreco in campo e nel commercio e distribuzione”, dicono Maria Pia Silla e Lilli Gabrielli.