Il presidente di Confindustria Centro Adriatico Simone Mariani inaugura il webinar di presentazione del progetto “Leadership e Innovazione” ringraziando per il sostegno Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche e il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Gian Luca Gregori, per il patrocinio e la collaborazione.
Un encomio lo rivolge al team, a tutte le persone che hanno lavorato con entusiasmo alla sua seconda edizione. Uno per tutti Antonio Perfetti, ispiratore dei contenuti e guida del gruppo di lavoro.
Ma il ringraziamento più grande è per le imprese, che hanno professionalità dedicato risorse umane e tempo per contribuire alla realizzazione di questo “Digital Boot Camp”.
“Abbiamo aziende stupefacenti, alcune realtà produttive che potrebbero tranquillamente essere nella Silicon Valley – dichiara con fierezza Mariani – e che invece sono qui e da sempre sono dedite a valorizzare tutte le migliori risorse umane che riescono a trattenere. Cose encomiabili, da far venire la pelle d’oca.”
Il riferimento è alla Gem Elettronica e al suo fondatore Giuseppe Merlini che, intervistato da Antonio Perfetti, ha creato la traccia di riferimento per lo sviluppo di tutta la storia.
Racconto su cui si aggiungono due ore di contenuti digitali di realtà aumentata.
Un’esperienza che spazia in tutta l’azienda e fuori, in un percorso che va da 45 minuti a oltre 2 ore.
“Negli ultimi mesi del 2020 abbiamo lavorato ad una raccolta di dati significativa – riprende Mariani – per consolidare i risultati raggiunti. Abbiamo somministrato ad oltre centro industrie del territorio un’indagine sui fabbisogni formativi ed occupazionale. Alla domanda su quali le principali aree tematiche e livello di interesse per la crescita dell’impresa, in una scala da 1 a 5, oltre il 70% delle aziende ha fornito preferenze tra il 4 (alto) e il 5
(massimo), all’area dell’innovazione eleggendola a priorità. Circa 80 imprese hanno poi segnalato la necessità di definire nuove competenze innovative in azienda ma di queste, quasi la metà non risponde alla domanda su quale specifica figura necessiterebbe.
Siamo certi – conclude – che questo lavoro che abbiamo condotto potrà essere il secondo passo di almeno tre, dove il lavoro si consolida e permette di supportare le aziende a fare quel salto epocale che se pur di soli due anni, ci separa dal passato” e dall’idea di un futuro normale.
All’interessante percorso virtuale che si è svolto presso la Gem Elettronica Srl di San Benedetto del Tronto, una delle poche aziende private in Italia dove si fa ricerca applicata, hanno partecipato anche ulteriori imprenditori fornendo un loro “bridge”, cioè un punto di vista esterno rispetto al percorso principale: Marcello Ciotti, della Meccanica H7 Srl, Alessandro Fiorilli della Fimeco Srl e Ezio Parro della Linergy Srl e il team di Riccardo
Rossi della Redorange Srl, solo per citarne alcuni.
Molto soddisfatto del lavoro il Presidente Gino Sabatini che, anche in qualità di soggetto sostenitore, ha ricordato l’impegno camerale su questo asset strategico per i prossimi anni. Il Rettore Gian Luca Gregori è intervenuto con un video-messaggio sull’open innovation che resterà, tra l’altro, un contributo tra le opzioni di approfondimento a disposizione del navigatore.
Paola Bichisecchi, Direttore di Confindustria Marche, ha portato infine le conclusioni a questa presentazione ricordando che il Digital Innovation Hub di Confindustria Marche è già all’opera su queste sfide, con progetti di filiera importanti che sono già emersi a livello nazionale per il grande numero di qualificati partner cui fa affidamento, dalla stessa CCIAA delle Marche, passando per le altre associazioni di categorie e le università.
Il campo di addestramento digitale, questo il significato del “Digital Boot Camp”, ora verrà aperto alle aziende che hanno partecipato alla presentazione: verranno recapitate a questo primo campione le credenziali per poterlo sperimentare in libertà e raccoglierne i feedback, visto che gli uffici di Confindustria Centro Adriatico sono già a lavoro per migliorare l’esperienza e ampliarne i contenuti che sono potenzialmente infiniti.