Coldiretti Marche: “Agriturismi pronti ad accogliere turisti e a far ripartire l’economia”

L’avvio delle prenotazioni per 50enni e 40enni è il segno di un’accelerazione sulle vaccinazioni che apre alla ripresa anticipata dei consumi e questo avrà effetti positivi sull’economia e sull’occupazione. Soprattutto se sarà data la possibilità di lavorare anche al coperto e senza coprifuoco agli oltre 10mila tra bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi marchigiani, penalizzati dalla serie di restrizioni decise a livello nazionale per fronteggiare la crisi pandemica e tenere sotto controllo i contagi. Ne è convinta Coldiretti Marche che giudica importante il ritorno al lavoro e resta in attesa della possibilità di aprire anche al coperto e dello spostamento del coprifuoco.

“Sarebbe davvero importante per le imprese dell’agroalimentare – spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – stremate e con, a livello nazionale, circa 1,1 milioni di tonnellate di cibi e vini invenduti dall’inizio della pandemia”.

Tanta attesa anche per la riapertura del turismo internazionale. Gli agriturismi marchigiani, con quasi 13mila posti letto, circa 600 piazzole di sosta e oltre 18mila posti tavola, accolgono il 7% del turismo regionale. Gli effetti del Covid si sono fatti sentire molto nel settore dell’accoglienza. Le Marche hanno perso il 27% delle presenze turistiche. Un dato minore rispetto alla media nazionale e dovuto in gran parte alla mancanza proprio di turisti stranieri (quasi 38% in meno). Tra 2019 e 2020 sono aumentati i viaggi legati all’enogastronomia con un viaggiatore su cinque a scegliere la propria destinazione in base ai prodotti tipici. La nostra regione è risultata addirittura al sesto posto nazionale tra le mete preferite per viaggi brevi (1-3 notti) nel trimestre aprile-giugno, quello delle prime riaperture dello scorso anno.

“Complessivamente nella filiera del turismo – rileva Coldiretti Marche – sono coinvolte circa 37mila realtà tra industrie alimentari, aziende agricole e horeca che generano oltre 82mila posti di lavoro. Un settore estremamente importante per l’economia della nostra regione”.

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