Gli autotrasportatori sui disagi sulla A14: “L’incontro di Acquaroli arriva a tempo scaduto. Buoi già scappati”. Critiche della Federazione Autotrasportatori sulla riunione a San Benedetto del presidente della Regione

“I buoi sono già scappati.
Abbiamo appreso che martedì 6 luglio si terrà presso la Palazzina Azzurra di San Benedetto del Tronto una riunione istituzionale indetta dal Presidente della Regione Marche Acquaroli, che riguarderà l’attuale situazione sul tratto marchigiano dell’Autostrada A14. Si annuncino la presenza dell’Assessore alle Infrastrutture regionale, i Sindaci, i Prefetti e i Presidenti delle Provincie interessate.
Per quanto non possiamo che essere lieti di questo tempestivo e decisivo intervento delle maggiori cariche pubbliche locali, come esonerarci da alcune necessarie quanto evidenti considerazioni?” Afferma Natalino Mori, vice presidente nazionale Fai-Conftraspo –
“Ebbene, si incontreranno a 2 giorni dalla riapertura della normale viabilità autostradale per la sospensione dei lavori, pertanto non possiamo che augurarci che la potenza di fuoco generata dall’incontro possa ottenere l’anticipo di un giorno per la riapertura già ufficialmente programmata e confermata: il peso di un solo giorno di supplizio in meno renderebbe merito all’iniziativa.
Al contrario, considerati i tempi e i più auspicabili esiti dell’incontro, pur prendendo atto del carattere istituzionale della riunione, del resto sottolineata dal rigore della location, ci saremmo aspettati che fossero coinvolte le forze sociali, le categorie commerciali, produttive e dei servizi che da tre anni stanno subendo queste vere e proprie vessazioni operative ed economiche.
Gli autotrasportatori, non solo marchigiani, sono quelli che hanno pagato il prezzo più caro di questi inauditi disagi: ritardi, penali dai clienti, stress degli autisti, mancati rientri in sede, costi e finanche incidenti stradali STATISTICAMENTE PREVEDIBILI con feriti e purtroppo decessi.
Ebbene la FAI-Federazione Autotrasportatori Italiani e le altre associazioni di trasportatori nella analoga riunione del 2019 presso la Prefettura di Ascoli Piceno avevano chiesto di essere interpellate anche per poter dare il proprio contributo di esperienza e coinvolgere preventivamente la categoria sulle decisioni prese. Del resto le aziende di autotrasporto, come tutte le attività imprenditoriali, hanno la necessità di programmare i servizi, i contratti, le strategie, l’organizzazione e il dimensionamento delle flotte e del personale. Gli autisti sono esseri umani e non sono in coda tutti i giorni per andare in vacanza.
L’appello è evidentemente finito come un sasso nello stagno, immolato sull’altare della comprensibile visibilità politica. Le porte sono chiuse.
Gli autotrasportatori sono stati considerati eroi durante il lockdown nel garantire a proprio rischio e senza supporto l’approvvigionamento di tutti i beni al Paese ed essere stati dimenticati il giorno dopo.
Ora subiscono l’ennesima beffa di vedere discutere i problemi dell’A14 a tempo scaduto senza essere ascoltati ne poter ascoltare l’articolato sviluppo della discussione e le argomentazioni da parte di molti che fino a ieri si sono dichiarati proceduralmente e istituzionalmente impotenti”.

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