Criticità tratto autostradale Marche Sud, l’On. Silvestri presenta interrogazione al Ministro Infrastrutture

Gli On. Rachele Silvestri e Albano di Fratelli d’Italia hanno presentato un’interrogazione fatta al Ministro delle Infrastrutture, inoltrando anche la relativa risposta in merito alle criticità varie riguardanti il tratto autostradale Marche Sud e Abruzzo Nord.

Riportiamo integralmente il testo inoltrato dalla Segreteria dell’On. Rachele Silvestri.

“In via generale ricordo che gli interventi assentiti in concessione ad Autostrade per l’Italia riguardano, prevalentemente, le manutenzioni straordinarie e la riqualificazione delle opere d’arte che si rendono necessarie in relazione alla nuova normativa tecnica e sono oggetto di monitoraggio da parte delle competenti strutture del Ministero.
L’autostrada A14 Bologna-Taranto rappresenta la più importante direttrice lungo la dorsale adriatica del Paese ed è la seconda autostrada per sviluppo chilometrico dell’intera rete italiana. La tratta è divisa in 3 tronchi (Bologna-Canosa, Canosa-Bari e Bari-Taranto) ed è interamente gestita dalla concessionaria Autostrade
per l’Italia S.p.A..
Il tratto marchigiano, dal confine nord con l’Emilia-Romagna fino allo svincolo di Porto Sant’Elpidio, presenta 3 corsie di marcia e una di emergenza, per un totale di circa 115 km. Il citato tratto prosegue poi con 2 corsie, più una di emergenza, fino al confine sud con la Regione Abruzzo, all’altezza dello svincolo di San Benedetto del Tronto, per un totale di circa 41 km.
Per quanto riguarda la tratta Porto Sant’Elpidio-Pedaso di 17 km, il progetto definitivo dell’ampliamento alla terza corsia, dal punto chilometrico 271 al 288, inserito nella Convenzione Unica del 2007, è stato sviluppato dalla società concessionaria nel novembre 2004 e sottoposto a verifica di conformità urbanistica a
luglio 2015.
Durante l’iter della Conferenza di Servizi, avviato il 7 luglio 2006, il progetto ottenne la VIA dal Ministero dell’ambiente con provvedimento del 28 dicembre 2006. In data 6 marzo 2007, la Conferenza di Servizi approvò il progetto, con il parere
contrario dei comuni di Porto San Giorgio e di Fermo.

Non essendo stata raggiunta l’intesa ed in considerazione della necessità di realizzare l’opera in difformità dalla previsione urbanistica, in data 16 maggio 2007 il MIT proponeva ricorso al Presidente della Repubblica, ai sensi dell’articolo 81, comma
4, del dPR n. 616/1977, che veniva accolto in data 14 novembre 2007 decretando l’approvazione per pubblica utilità del progetto.
I due comuni dissenzienti in data 9 aprile 2008 proponevano ricorso al Giudice amministrativo. Pertanto, il 22 settembre 2010 il lotto oggetto del contenzioso veniva stralciato dall’intervento di ampliamento alla III corsia dell’Autostrada A14 nella tratta
Rimini-Pedaso ed i ricorsi venivano dichiarati improcedibili.
Ad oggi si sta sviluppando un progetto di fattibilità tecnico economica che, partendo dal progetto del 2005 e adeguato alla vigente normativa tecnica, possa individuare le migliori soluzioni per ottimizzarne il tracciato.
Quanto all’ampliamento alla III corsia della tratta Pedaso-San Benedetto del Tronto (24 km), segnalo che attualmente l’intervento non rientra tra gli obblighi convenzionali della società concessionaria e non vi è un progetto disponibile.
Tale tratto autostradale peraltro si innesta in un contesto orografico più complesso ed articolato rispetto a quello immediatamente a nord, comprendendo 20 viadotti e 8 gallerie. Tuttavia, anche considerate le diverse istanze per il potenziamento della tratta, si prevede di sviluppare un progetto di fattibilità tecnico economica che individui eventuali alternative compatibili con le vigenti normative.
Da ultimo segnalo che sono in corso iniziative volte alla riduzione del pedaggio in caso di disagi ascrivibili alla presenza di cantieri autostradali.

RACHELE SILVESTRI e ALBANO. — Al Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.
— Per sapere – premesso che: l’autostrada A14 è il secondo asse meridiano della penisola italiana, collega Bologna a Taranto e
rappresenta una direttrice costiera di rilevanza fondamentale per lo sviluppo economico e turistico delle regioni interessate; il tracciato dell’autostrada è costituito da 6 corsie (3 corsie per senso di marcia) nelle tratte A1-interconnessione ramo Casalecchio, Bologna S. Lazzaro-Porto Sant’Elpidio e nei 6 chilometri precedenti la barriera Taranto nord, Il resto del tracciato è, per buona parte, a 2 corsie per senso di marcia;
si tratta di un’autostrada percorsa ogni giorno da un numero considerevole di mezzi pesanti ed è, purtroppo, anche scenario di numerosi incidenti stradali, spesso mortali, specie nel tratto a due corsie.
Quest’ultimo, inoltre, negli ultimi anni, è particolarmente interessato dalla presenza massiccia di cantieri che, occupando un’intera corsia per l’esecuzione dei lavori di manutenzione, obbligano gli automobilisti a percorrere decine di chilometri su una sola corsia per senso di marcia;
l’autostrada A14 è stata, di fatto, a causa dei cantieri e delle mille vicissitudini che sono accadute, una delle più gravi criticità che hanno interessato il sistema produttivo e turistico del sud delle Marche e del nord della regione Abruzzo;
un anno fa la magistratura sequestrò, su buona parte del tratto abruzzese e marchigiano della A14, le barriere di protezione di alcuni viadotti provocando la riduzione ad una corsia di lunghi tratti e le conseguenti file chilometriche che si sono protratte per mesi; non si possono non ricordare accadimenti particolari, come quello del 23 agosto 2018 all’interno della galleria Castello, al chilometro 300, nei pressi di Grottammare, ove un tir è andato a fuoco, provocando diverse esplosioni e danneggiando la galleria stessa che, causa anche la vetustà, ha comportato un intervento articolato e in condizioni di lavoro complesse;
in questi giorni, è la manutenzione delle gallerie da Pedaso fino a San Benedetto del Tronto a creare il caos viabilità. Sono tornate, infatti, le lunghe code, sia sui tratti autostradali interessati dai lavori, sia sulla statale Adriatica, a causa delle deviazioni che costringono l’uscita dai caselli in alcuni tratti; dopo l’emergenza pandemica, le speranze degli operatori economici che gravitano sul turismo per un’estate di rinascita sono altissime e in questo senso, sarà fondamentale garantire ai visitatori la possibilità di raggiungere i luoghi di villeggiatura senza troppi disagi

–: se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopraesposti e quali iniziative, con urgenza, intenda intraprendere, per quanto di competenza, per verificare se il concessionario stia portando avanti i lavori avviati nel rispetto della concessione in essere e dei cronoprogrammi;
se sia intenzione e nei programmi del Ministro interrogato avviare la progettazione e la realizzazione di ulteriori lotti riguardanti la realizzazione di una terza corsia, dal comune di Porto Sant’Elpidio verso il sud Italia;
se sia intenzione del Governo adottare iniziative per accelerare il completamento della Pedemontana Marche-Abruzzo-Molise, così da dirottare parte del traffico su questa arteria e avere un’alternativa in caso di eventuali criticità che potrebbero interessare l’A14;
se sia percorribile l’ipotesi di adottare iniziative di competenza affinché si applichi una riduzione delle tariffe autostradali, nel tratto a due corsie, al fine di sanare economicamente il disagio arrecato ai fruitori che lamentano tempi di viaggio e qualità della percorrenza inaccettabili.”

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