Settore socio-sanitario e sociale, Mangialardi: “A rischio oltre il 30% delle strutture e centinaia di posti di lavoro”

“Come volevasi dimostrare, la giunta regionale non è a oggi in grado di dare risposte concrete ed efficace alle difficoltà degli operatori del settore socio-sanitario e sociale che durante la pandemia, nonostante le ingenti perdite economiche, hanno continuato a erogare servizi di assistenza ad anziani, disabili, minori, soggetti con problemi di salute mentale e dipendenze patologiche. Ce lo ha detto chiaramente l’assessore Saltamartini, che rispondendo a una nostra interrogazione è stato costretto ad ammettere che dopo tante promesse e altrettanti proclami, la Regione Marche riuscirà a coprire appena il 60% delle spese straordinarie sostenute dalle strutture. Ciò significa che, come più volte dichiarato dagli stessi enti gestori, sotto il peso dei debiti si rischia di perdere tra il 30% e il 40% dei presidi che si occupano quotidianamente di oltre 10 mila persone non autosufficienti gravi e fragili, riversando migliaia di loro nelle strutture sanitarie pubbliche. A ciò vanno aggiunte le pesanti ricadute sui livelli occupazionali, con la cancellazione di centinaia di posti di lavoro, e i disagi per le famiglie che si ritroverebbero a non poter più contare su questo imprescindibile supporto”.
A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi, commentando la risposta dell’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini all’interrogazione sulla grave situazione che stanno vivendo gli enti gestori delle strutture sociosanitarie per anziani, disabili, minori, dipendenze e disagio a seguito degli accresciuti costi per far fronte alla pandemia da Covid-19.
“Saltamartini – continua Mangialardi – che evidentemente ha perso la sua baldanza da campagna elettorale, viene a raccontarci oggi che porterà la questione in sede di Conferenza delle Regioni per chiedere sostegno al governo. Nè lui nè il presidente Acquaroli si rendono conto che queste realtà svolgono una funzione di protezione sociale indispensabile e di grande qualità nel nostro territorio. Attività che non possono assolutamente attendere i tempi di una trattativa istituzionale a livello nazionale. Di fronte a tanta incoscienza annunciamo già da ora una mozione che impegni la giunta a reperire all’interno del bilancio le risorse necessarie a liquidare i ristori previsti per le annualità 2020 e 2021”.
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