“I risultati di Acquasanta, Arquata, Force e Montegallo consolidano un percorso politico iniziato già da tempo.
Il Partito Democratico della provincia di Ascoli ha sostenuto convintamente i candidati che sono risultati vittoriosi in questo turno elettorale nelle aree interne del Piceno. Il centrosinistra ed i riformisti consolidano quindi una presenza politica importante sul territorio del cratere sismico dove è stato riconosciuto il buon governo di questi anni resi così difficili dal sisma prima e dal covid poi.”
Così commenta il risultato delle elezioni comunali nel Piceno il responsabile provinciale Pd enti locali, Francesco Ameli.
“Acquasanta e Force hanno visto ampliare il consenso dei candidati rispetto a 5 anni fa, nonostante l’assenza di liste alternative, a certificare il buon operato di questi anni portato avanti da Stangoni e Curti. Un grande in bocca al lupo quindi al neo sindaco Amedeo Lupi e al confermato Stangoni.
Ad Arquata e Montegallo, vedono vincenti i sindaci Franchi e Capanna che hanno avuto il sostegno del centro sinistra, un fatto assolutamente non banale ma del tutto in linea con quello che sta avvenendo in queste ore sul territorio nazionale.
In merito al risultato di San Benedetto del Tronto, come previsto Piunti non ha sfondato tanto che il 60% dei cittadini lo ha sonoramente bocciato, segno che i cittadini rivieraschi hanno voglia e necessità di cambiamento. Anche a San Benedetto come in altre zone del territorio si è aperta una nuova fase politica del Partito Democratico, che spero possa coniugarsi ad un rinnovato approccio unitario al campo del centrosinistra, che (la storia insegna!) diviso non ha speranza alcuna. Penso che stante questa situazione, si dovranno valutare in maniera serena tutte le opzioni possibili in vista del ballottaggio, anche con l’ausilio degli organismi provinciali come fatto con la richiesta di un’apertura al M5S.
È indubbio che San Benedetto non rappresenti solo una partita locale, invito quindi il Partito Democratico ed il centrosinistra tutto ad impegnarsi a liberare la città da Piunti ed iniziare proprio dal comune rivierasco la “remuntada” marchigiana.”