“Dalla strada statale Salaria ai collegamenti con la Val di Chienti, dalla Ascoli-Teramo alla mare-monti. Siamo davanti a una serie di interventi massicci sulle infrastrutture del cratere marchigiano. Il rilancio post terremoto passa anche da qui: garantire accessibilità ai territori duramente provati dalle scosse del 2016.”
A renderlo noto l’assessore regionale Guido Castelli.
“Il nostro impegno è chiaro, ed in costante sinergia con Struttura commissariale ed Anas. Entro il 2026, gli oltre 100 milioni di euro che la Regione Marche ha chiesto di inserire nel nuovo “Pacchetto Sisma”, con quattro distinte azioni, vedranno traduzione concreta.
Parliamo della progettazione e della realizzazione del primo stralcio per i tratti Caldarola-Sarnano (36 milioni), Sarnano-Amandola (24 milioni) e Amandola-Servigliano (36 milioni), oltre ai 6 milioni per la progettazione del collegamento tra Ascoli e Teramo.
Opere dalla grande valenza, fondamentali per connettere in maniera più efficace l’entroterra.
Ma non finisce qui. Perché in questo quadro si inserisce anche il restyling dell’asse stradale più importante della porzione meridionale del cratere sismico, vale a dire la Salaria. Un ammodernamento divenuto tanto imprescindibile quanto urgente.
Qui gli interventi programmati dal Commissario sono tanti, e vanno a superare il miliardo di euro di importo totale. Alcuni riguardano più da vicino il territorio marchigiano e quello piceno in particolare.
Mi riferisco in particolare alla variante tra Acquasanta e Quintodecimo che sarà oggetto di un confronto specifico con gli amministratori, appena rieletti, del comune termale.
Oltre a questo, ci sono l’adeguamento e la messa in sicurezza del tratto di Salaria all’altezza della frazione di Mozzano, nel comune di Ascoli, un punto caratterizzato da un altissimo tasso di incidentalità e dove verrà realizzata anche una rotatoria. Qui il fondo disponibile è di 25 milioni di euro.
Dulcis in fundo, l’assessore regionale Baldelli mi ha informato che RFI intende sviluppare lo studio di fattibilità del collegamento ferroviario Ascoli-Roma.
Dopo anni di stasi, abbiamo impresso un’accelerazione senza precedenti alla politica infrastrutturale del sud delle Marche” – conclude Castelli.