SAN BENEDETTO – La Sambenedettese Basket cade in casa nello scontro diretto contro il Basket Todi, al termine di una partita intensa e combattuta: “con numerose decisioni arbitrali e comportamenti non verbali che hanno lasciato molto perplessa la società rossoblù e non solo”, affermano dalla società.
Coach Minora cambiava il quintetto rispetto alla gara di Matelica con Quercia a partire nei primi 5 e Lorenzen nel ruolo di 4. La scelta tattica pagava e i rossoblù acquisivano da subito il controllo dei tabelloni con un ottimo Lorenzen ed un eccezionale Tumpa (25 punti alla fine).
Nel secondo periodo il Todi ribaltava la situazione con l’ottima prova di Marcante che ha deliziato il pochissimo pubblico presente con giocate di alta scuola.
Un vero peccato che una partita così intensa non si sia potuta giocare al Palaspeca (l’Asl territoriale deve ancora effettuare il ripristino della pavimentazione del campo) davanti ad una cornice di pubblico sicuramente diversa dalle pochissime unità ammesse alla Palestra della Ragioneria.
A cavallo del terzo e dell’ultimo parziale la Sambenedettese sembrava prendere il controllo del match, toccando il massimo vantaggio di 11 punti, ma poi subiva la rimonta del Todi, a causa anche di diverse chiamate della coppia arbitrale.
I complimenti vanno, in ogni caso, agli atleti del Todi per una vittoria comunque meritata e per non aver mai mollato anche nel momento in cui la partita sembrava chiusa e alla società tuderte che si candida ad un ruolo di mina vagante in questo torneo di C Gold.
Per la Sambenedettese Basket la prossima gara sarà sul campo dell’ Assisi, domenica 24 ottobre.
Sambenedettese Basket 68: Acciarri, Quercia 5, Atienza 1, Di Paolo 9, Cipriani 11, Obletter N.E., Consorti N.E., Lorenzen 15, Merlini 2, Tumpa 25. All. Minora
Todi 74: Pagliari N.E., Simoni 8, Trastulli 13, Badalau 4, Buondonno, Oboichuk, Benedetti N.E., Marcante 14, Karapetrovic 6, Marzullo 18, Chinea 3, Raskovic 8. All. Olivieri
Parziali: 24-19 14-22 18-8 12-25
Arbitri: Santini Nicolò di Senigallia e Menicali Giovanni di Fermo.