“Purtroppo lo scenario che avevamo immaginato sta drammaticamente prendendo forma nell’indifferenza della giunta Acquaroli. Le recenti parole del presidente dell’Opera Pia Mastai Ferretti Mario Vichi, che ringrazio per l’abnegazione e il coraggio, fotografano il fallimento di una Regione Marche che sembra aver deciso di lasciare al loro destino gli enti gestori del settore socio-sanitario, i quali durante la pandemia hanno continuato a erogare servizi di assistenza ad anziani, disabili, minori, soggetti con problemi di salute mentale e dipendenze patologiche”.
Così il capogruppo regionale del partito Democratico Maurizio Mangialardi, dopo l’incontro svoltosi a Senigallia tra i responsabili delle strutture marchigiane a seguito del mancato impegno della Regione Marche a farsi carico dei ristori relativi ai maggiori costi e alle minori entrate verificatesidurante il periodo pandemico.
“Da mesi – spiega Mangialardi – inascoltati dalla giunta regionale e dalla maggioranza che la sostiene in consiglio, denunciamo le difficoltà di queste strutture, duramente colpite dalla pandemia che ha fatto aumentare i costi di gestione e impedito l’accoglienza di nuove persone. Il rischio è di perdere sotto il peso dei debiti oltre un terzo delle strutture autorizzate che si occupano quotidianamente di ben 15 mila persone, di cui 12 mila anziani. Conosco bene la professionalità e la serietà degli enti gestori che stanno facendo di tutto per tutelare i loro ospiti. Ma è evidente che se la giunta manterrà ottusamente la propria posizione, continuando a scaricare indebitamente sul governo nazionale le proprie responsabilità, il conto sarà purtroppo pagato proprio dagli ospiti e dalle famiglie con un inevitabile aumento delle rette tra i 6 e gli 8 euro al giorno”.
“A ottobre – sottolinea il capogruppo del Pd – ho presentato una mozione che impegna la giunta aerogare, per le annualità 2021 e 2022, un contributo straordinario almeno pari a quello precedentemente concesso per l’anno 2020 e a determinare, già a partire dal prossimo bilancio di previsione, l’adeguamento del contributo regionale giornaliero agli enti gestori all’indice di rivalutazione Istat relativo all’assegno di mantenimento portandolo almeno alla cifra di 45 euro al giorno per ogniposto Rsa convenzionato. A oggi, una maggioranza che in queste settimane ha trovato perfino il tempo di varare una legge per dare contributi economici al Saltarello, non è riuscita neppure a calendarizzare la discussione di quell’atto in Assemblea”.
“Auspico davvero – conclude Mangialardi – che il presidente Acquaroli e l’assessore Saltamartini, anche in vista della discussione sull’assestamento di bilancio, ridefiniscano le priorità della loro agenda, in cui la salvaguardia di un settore socio-sanitario così importante dovrebbe porsi al primo posto, ed evitino a persone che hanno fatto sempre del dialogo istituzionale la loro bussola di scendere in piazza per ottenere il diritto a essere ascoltati”.