SAN BENEDETTO – “Abbiamo letto, con viva soddisfazione, un articolo dei sindacati confederali. Riportiamo solo l’inizio, già sufficiente per far comprendere quale sia la disastrosa situazione della sanità ospedaliera nell’AV5, – affermano il dottor Nicola Baiocchi e l’avvocato Rosaria Falco del Comitato Salviamo il Madonna del Soccorso – “Le Organizzazioni Sindacali Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fp non possono più tacere le gravi carenze di risorse umane e strumentali che affliggono i nosocomi di Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto e che spesso sono accompagnate da una grave disorganizzazione dei servizi. Analizzando nel dettaglio la situazione attuale dei singoli reparti dei due nosocomi, appare evidente che alcuni di essi si trovano oggi più che mai in sofferenza”.
“Noi – proseguono Baiocchi e Falco – ci limitiamo, per ora, ad aggiungere a questo lungo elenco i gravissimi problemi che affliggono da molto tempo l’Oncologia. Le ultime documentate notizie, agli atti dell’AV5, ci presentano un quadro veramente preoccupante.
Dall’aprile del 2021 manca al Madonna del Soccorso un medico, mai sostituito, e questo nonostante un organico già insufficiente e dovendo lavorare su due presidi. Con tutte queste difficoltà le attività sono state sino ad oggi garantite. Ma questo è avvenuto anche grazie a sanitari che hanno prestato servizio con una frattura ossea o con accumulo di almeno 500 ore di straordinario in media per ciascun medico (anche di quelli di Ascoli) ore di straordinario che non sappiamo se potranno essere retribuite o recuperate). Alcuni medici non hanno neanche potuto neppure terminare le ferie dell’anno precedente entro il 30 giugno, come previsto dall’articolo 28 del Contratto Nazionale di Lavoro. Delle feried ell’anno in corso neppure se ne parla. I medici dell’oncologia svolgono anche attività lavorativa per l’Hospice, struttura territoriale a carico del distretto e non struttura ospedaliera.
A questa già gravissima situazione si aggiunge l’obbligo di continuare ad assicurare turni di guardia medica notturna, come se l’organico fosse ancora quello del 2020, già allora carente ma non in modo così drammatico. Per quanto esposto appare chiaro che sussiste una consistente probabilità di veder ridurre, se non addirittura sospendere, alcune attività per i pazienti oncologici! Lo anticipiamo sin da ora in modo forte e chiaro, come abbiamo sempre fatto per ogni criticità poi purtroppo realizzatasi, aspettando di sentire qualcuno blaterare ancora una volta di procurato allarme (come avvenuto per il PS e per la MURG). Ma questa volta dovranno accusare anche i sindacati. Informando subito i cittadini di questa inqualificabile situazione, chiediamo in maniera esplicita al direttore dell’AV5, Cesare Milani e al direttore dell’ASUR, Nadia Storti, di reperire subito tutto il personale medico mancante nell’oncologia dell’AV5, considerando la delicatezza e l’incidenza nel nostro territorio delle patologie trattate”.