SAN BENEDETTO – Si è svolta questa mattina, nell’aula consiliare di viale De Gasperi, la consegna del Gran Pavese Rossoblù.
I premiati e le relative motivazioni.
Giovanni D’Angelo “Schiuma”: con creatività, entusiasmo, passione ha continuamente innovato il modo di fare intrattenimento regalando in anni di carriera momenti di piacere e di sano divertimento a tante persone. Artista poliedrico, trascinatore carismatico, ha fatto della sua arte e della passione per la musica mezzi per far giungere, soprattutto ai giovani, messaggi di amore per la vita. La Città, riconoscente, lo ringrazia.
Giuseppe Carucci: per anni servitore dello Stato, ha operato anche in condizioni difficili per portare soccorso a persone in difficoltà. La generosità dimostrata durante la carriera militare lo ha spinto a continuare a dedicarsi agli altri. Punto di riferimento i pescatori sambenedettesi, continua a spendersi per i più fragili. San Benedetto del Tronto, città in cui ha scelto di vivere lo premia e lo ringrazia
Floriano Marchetti: tra le migliori espressioni delle capacità del popolo italiano e della determinazione di quello sambenedettese, ha saputo conquistare la stima della comunità medica raggiungendo elevate posizioni accademiche e importanti risultati nel trattamento chirurgico delle patologie del colon e del retto.
I brillanti riconoscimenti ottenuti al di là dell’Oceano non hanno scalfito il grande amore che nutre da sempre per la sua terra d’origine. La Città, orgogliosa, lo premia come uno dei suoi figli illustri.
Piernicola Cocchiaro: (in collegamento dalla Florida), Architetto con la passione per l’arte, con la sua associazione organizza da 25 anni un evento che non ha eguali. La rassegna di Scultura Viva, poi Festival dell’Arte sul Mare che anno dopo anno arricchisce di sculture e murales l’omonimo museo a cielo aperto lungo la passeggiata del molo sud, è uno spettacolo unico al mondo. La Città è fiera di averlo tra i suoi figli illustri e lo premia ringraziandolo per questo grande dono
Maria “Mariella” Marcheggiani: ha dedicato tutta la sua vita alle persone più fragili, ha speso le sue competenze professionali soprattutto per coloro che sono in condizione di disagio mentale. Promotrice di tanti progetti per il loro reinserimento nella società, ha operato, prima nella pubblica amministrazione, poi nel volontariato, per sostenere il diritto ad una effettiva integrazione e per il superamento di stereotipi e pregiudizi.
La Città, riconoscente, la ringrazia.