“Spiega molto, se non tutto, il post su Facebook dell’assessora alla Pubblica istruzione Giorgia Latini a difesa di Novak Djokovic, in cui lei critica chi giudica un cattivo esempio per i giovani il celebre tennista che ha dominato la scena mediatica degli ultimi giorni per le sue posizioni No Vax. Sicuramente spiega il disastro prodotto in questi mesi all’interno della scuola, dove da nord a sud della regione i contagi da Covid-19 appaiono ormai fuori controllo ed è completamente saltato il sistema di tracciamento”.
Così il gruppo assembleare del Partito Democratico torna a puntare il dito contro le gravi prese di posizione No Vax dell’assessora regionale Giorgia Latini.
“La Latini – spiegano i dem – fin dal suo insediamento ha vissuto con fastidio il confronto con insegnanti, studenti e genitori, preferendo il costante dialogo con i movimenti regionali No Vax, più volte ricevuti con tutti gli onori nei suoi uffici. Basti ricordare, per fare un solo esempio, come lo scorso 22 dicembre venne vergognosamente ignorata la civile e pacifica protesta del comitato dei genitori Pas Marche per chiedere il rispetto della circolare del Ministero della Salute. Non deve dunque sorprendere se la situazione nelle scuole marchigiane appare ogni giorno sempre più disperata a causa di una interminabile sequenza di errori e gravi negligenze che hanno portato a una crescita esponenziale della Didattica a distanza. Tra le tante e più recenti: la convenzione per i tamponi gratuiti solo agli studenti delle superiori, mentre fino a 12 anni il prezzo non è neanche calmierato; il netto ritardo rispetto alle altre regioni italiane con cui la giunta ha dato via allo screening tra gli studenti, annunciato solo il 2 gennaio; ma soprattutto la sistematica disincentivazione alla vaccinazione degli over 12, che in questi giorni stanno raggiungendo il record di contagi”.
“Purtroppo – conclude il gruppo Pd – l’inseguimento delle sirene No Vax dell’assessora Latini sembra trovare pieno sostegno da parte del presidente Acquaroli e di molti altri suoi colleghi di giunta. E chi come l’assessore alla Sanità Saltamartini prova a correggere il tiro, forse comprendendo dopo oltre un anno la gravità dei dati che relegano le Marche agli ultimi posti in Italia in tutti i principali indicatori, viene immediatamente ridotto al silenzio”.